sabato, maggio 05, 2007

Dagli all'untore!


Quando Manzoni descrive la peste che colpì Milano nel 1630 parla degli untori.

Nulla si sapeva allora della natura infettiva di alcune malattie (per arrivare a Pasteur e Semmelweis dobbiamo aspettare ancora qualche centinaio di anni) e si attribuiva allora l'infezione alla azione di loschi figuri che giravano con unguenti che facevano ammalare i malcapitati che si trovavano sulla loro strada. L'immagine mostra il trattamento destinato a chi veniva identificato come untore...

Oggi l'untore di turno è la rete!

In un post di qualche settimana fa Quintarelli parla dell'episodio di presunta pedofilia in una scuola nei dintorni di Roma e si chiede come mai il Ministro non pensi a chiudere le scuole esattamente come ha pensato di precludere l'accesso ad Internet, fonte di ogni male.

Qui forse varrebbe la pena di notare come si debba fare una distinzione logica tra strumento e suo uso improprio e scellerato: se così non fosse avremmo dovuto vietare la produzione di automobili al primo investimento o alla prima rapina fatta scappando poi con una macchina...

La cosa che mi ha colpito è però un'altra.

La gran parte dei telegiornali che ho visto ha fatto seguire al pezzo sull'episodio di pedofilia un bel servizio sulla pedofilia on line tanto che molti sono convinti che gli indagati fossero coinvolti in un giro di fotografie pedofile in rete.

Questi presunti delinquenti della peggior specie nulla hanno avuto a che fare con la rete e credo che l'accopiamento dei sue servizi sia una grave forma di disinformazione!

Personalmente trovo anche aberrante vedere un corteo di fedeli che, parroco in testa e canti religiosi in bocca, va con le fiaccole davanti al carcere per proclamare l'innocenza degli indagati.

Forse varrebbe la pena lasciare fare al tribunale...

bob

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