Una logica ci deve pure essere...
Qualche giorno fa mi chiedevo quale fosse la logica che ha spinto Il sole 24 ore a lanciare l'iniziativa Nova100.
Gaspar mi dice che un logica non serve, ma qui proprio non solo d'accordo. Forse è la mia anima da "ingignere" che mi fa dire che non solo una logica ci deve pure essere, ma che ce ne devono essere due: una di chi l'iniziativa propone e che qualche idea delle motivazioni deve pure avere, l'altra di chi l'aggregatore usa e che se lo fa deve pur trovarci qualche cosa di utile (in realtà dovremmo anche domandarci quale sia la logica che sta nella mente dei blogger che aderiscono all'iniziativa, ma questo ci porterebbe troppo lontano).
L'unica logica che intravvedo in quanto leggo sembra essere quella di tirare a bordo gente che non aveva un blog, ma che ha cose interessanti da dire. Questa è una parte certamente lodevole.
Si è parlato di blog tematici: da qualche parte mi sarei aspettato di vedere uno schema della tassonomia dei temi affrontati. Al momento sembra essere una nube indistinta di blog accomunati dal solo fatto di condividere la stessa grafica (bruttina) e un poco di pubblicità.
Si parla di sperimentazione anche se francamente non se ne coglie la minima traccia.
L'aggregatore, tecnicamente ineccepibile, a me sembra non abbia molto senso. I blog sono tanti (e tra l'altro molti meno di quanto non previsto a regime), sono assolutamente eterogenei e vengono aggregati con una attenzione al tema molto labile, testimoniata solo dalla colonna di destra della prima pagina. Chiunque abbia usato un aggregatore riconfigurabile non lo lascerà certo per questo, chi non ne ha mai visto uno potrebbe essere anche affascinato all'inizio.
Ovviamente la prima cosa che ho fatto è mettere i blog che mi sembravano interessanti al posto giusto nella barra laterale del mio Google Reader e la mattina, caffè alla mano, leggo le novità nell'ordine e nel formato che a me sembra più logico.
Un aggregatore ha senso se posso metterci i blog che io leggo, tutti, raggruppati come voglio io e con la possibilità di scegliere diverse rappresentazioni della informazione.
Dove sbaglio?
bob
La logica c'è e a ma appare abbastanza chiara perchè è la stessa che ha spinto alle creazione dei network di blog come blogo o blogosphere o communicagroup. Lo puoi chiamare aggregatore ma a tutti gli effetti non è altro che uno spazio editoriale che (almeno in teoria) attira molto traffico perchè, data la eterogeneità dell'offerta, ognuno ci trova qualcosa di interessante da leggere. E quindi potrebbe diventare una gallina dalle uova d'oro in termini di spazi pubblicitari.
RispondiEliminaDato che il sole 24ore è un editore, nell'ottica della coda lunga, voleva mettere il cappello nello spazio di nicchia che qualcuno stava cominciano ad occupare.
Ti torna?