Libertà di stampa?
E' di ieri la notizia: l'autore del blog ThinkSecret ha raggiunto un accordo con Apple. Il sito è stato fino ad oggi attivissimo, tra l'altro, nel rivelare segreti industriali di Apple ottenuti grazie a uno o più dipendenti infedeli.
Francamente io non ci trovo nulla di strano: una società ha tutto il diritto di proteggere le informazioni riservate sui suoi prodotti e di decidere quando e se renderle pubbliche.
Molto più strano trovo l''atteggiamento di chi trova la cosa vergognosa e si appella alla libertà di stampa e alla libertà di opinione.
Dunque qui la libertà di opinione non centra nulla! Riferire notizie su prodotti ancora in fase di sviluppo non è una opinione.
Quanto alla libertà di stampa credo che i blogger si debbano decidere. I casi sono due: o sono testate giornalistiche o non sono testate giornalistiche, tertium non datur.
Se siamo testate giornalistiche la legge impone in Italia un direttore iscritto all'ordine come giornalista o in albo speciale. Che questo sia giusto o meno è tutto un altro discorso, ma al momento è così. Le testate giornalistiche hanno anche altre regole ed altre limitazioni e la cosa è valida in tutto il mondo. Se vogliamo essere considerati testata giornalistica dobbiamo accettare tutto questo, quando il governo ci ha provato si è levata una unanime, e giustissima, riprovazione.
Se non siamo testate giornalistiche richiamarsi alla difesa della libertà di stampa in questo discorso non ha alcun senso!
O no?
bob
Ma esiste prima della libertà di stampa la libertà di parola. Per esprimere le mie opinioni non devo per forza essere un giornalista. E se vengo a conoscenza della notizia riservata da una persona tenuta a tenerla riservata , non sono io ad infrangere il contratto, se la rendo pubblica. Nel caso è il dipendente Apple ad infrangere il contratto non chi la diffonde. Io, nel rispetto degli altri, posso dire quello che mi pare,senza patentini.
RispondiEliminaSon d'accordo con te, per quanto ti consiglierei la lettura anche dell'articolo in merito sul NYTimes che cita meglio la situazione.
RispondiEliminaIn particolare, come commentavo anche su Stacktrace.it:
- L'autore di ThinkSecret intevistato si dichiara soddisfatto, con tutte le spese legali pagate. Questo per me significa: ho ricevuto un monte di soldi.
- L'anno scorso un giudice aveva già dichiarato che l'autore si riteneva protetto dalla stessa protezione delle fonti esistente per i giornalisti. E negli USA le sentenze fanno "legge".
- Le fonti non sono state rivelate.
Quindi, non solo come dici tu è stupido lamentarsi per ThinkSecret: l'unico "danno" l'ha avuto la comunità perdendo una testata indipendente.
A parte questo aspetto negativo, credo che la soluzione si sia risolta nel migliore dei modi possibili (proprio per i 3 punti citati sopra). :)
E peraltro in questo modo è anche risolto il "problema" da te citato "o blogger o giornalisti" che secondo me non dovrebbe comunque avere questione: certe cose vanno tutelate che tu sia blogger, carpentiere o giornalista. :)