giovedì, marzo 20, 2008

Qualche cosa non torna...

Qualcuno sostiene che il giornalismo sia finito e che il futuro della informazione è tutto nella rete, ho sempre trovato la affermazione quanto meno opinabile: io penso che esattamente come la radio non ha soppiantato, come qualcuno preconizzava, il giornale e la televisione non ha soppiantato, come qualcun altro prevedeva, ne la radio ne il giornale, allo stesso modo la informazione fatta in rete avrà una lunga e felice convivenza con tutti gli altri mezzi di comunicazione.

Lo stesso succederà, credo, nel rapporto tra giornalismo partecipativo diffuso e giornalismo professionale: abbiamo bisogno di entrambi ed entrambi serviranno a formare una offerta di notizie e di opinioni sempre più vasta e completa.

Ero a Tirana sabato scorso ed ho sentito, fortissima, l'esplosione del deposito di munizioni dell'esercito, ero a meno di un chilometro di distanza e solo un ritardo ha impedito che fossi sulla autostrada investita in pieno dalla esplosione.

Mi sono subito collegato per sapere qualche cosa dell'accaduto, ma non mi sono rivolto ai blog, ho cercato su Ansa e su CNN dove le notizie sono arrivate immediatamente e francamente credo sarà sempre così. Certo trovare poi opinioni e immagini di prima mano è interessante, ma non sostituisce la informazione professionale che è dotata di mezzi che noi non ci possiamo nemmeno sognare.

Sapete cosa non mi torna?

Qualche blogger si dice convinto che l'informazione giornalistica professionale sia morente e proprio per questo trascuri o addirittura denigri i blog. A me sembrano piagnistei inutili e privi di senso: se davvero pensiamo che i vincitori saremo noi perché mai ci importa tanto quello che i perdenti dicono di noi?

La verità è che anche i blogger più radicalmente convinti della imminente morte del giornalismo ufficiale inconsciamente sanno benissimo che il pallino è ancora in mano a loro!

bob

1 commento:

  1. Roberto integrazione fra i media, non cannibalizzazione ( consideriamo sempre l'indotto che gira con la carta stampata, la televisione ecc. ).
    Ns. articoli pubblicati on e off-line, con la stessa attenzione nel documentarsi e verificare le fonti.
    E' questione di fruibilità dei contenuti e del pubblico che si vuole raggiungere.
    Farlo professionalmente richiede risorse notevoli, un blogger da solo non può dare la stessa copertura di un network ma sicuramente si devono integrare.

    RispondiElimina

Qualche esperimento...