Il senso dell'evolvere delle cose...
Ho da sempre una smodata passione per i libri e per i libri vecchi in particolare. Frequento le sempre più rare bancarelle di Milano, quando vado a Parigi passo molto tempo dai bookiniste della rive gauche e tutte le volte che riesco ad avanzare una mezza giornata a Bruxelles la passo a Redù, il paesino sulla strada di Città di Lussemburgo dove ogni casa vede libri usati e riviste.
L'altro giorno un un baracchino di piazzale Susa a Milano ho scovato un volume non particolarmente interessante in sé, ma mi ha colpito il foglio appiccicato dalla Biblioteca Meiners attiva a Milano in via San Dalmazio 6, in pieno centro di fianco al Teatro alla Scala, all'inizio del secolo scorso con un servizio di prestito.
Si chiede di non stracciare le pagine, di non usare il lbro come sottobicchiere, di non usarlo per spegnere i la fiamma dei lumi a petrolio...
Si raccomanda di incartare il libro sopratutto quando piove e "maggiormente" quando sono riportati dal personale di servizio che non si presuppone nemmeno i libri li possa leggere e che si ritiene evidentemente meno attento alla loro conservazione!
Mi piace l'idea di avere in mano un libro con le pagine consumate da tante persone che per amore per la lettura si sono consumate gli occhi alla fioca e tremolante luce di una fiammella.
Un centinaio di anni dopo, un paio di generazioni, e le cose sono cambiate in modo assolutamente radicale e il passo dei cambiamenti è sempre più veloce.
Chissà cosa pensarà il mio pronipote quando scoverà in qualche cantina un mio vecchio PC?
bob
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