Il comune senso del pudore?
La storia di italia.it sta assumendo contorni surreali.
L'iniziativa in due anni e con spese invereconde ha partorito una schifezza di sito: oltre che essere vuoto, disomogeneo, inconcludente e disegnato malissimo, ha anche un sacco di errori. Vi sfido a trovare un albergo a Milano nella fascia superiore e 160 euro per notte. Si cade in un loop infernale...
Se un mio studente portasse un sito del genere decisamente non passerebbe l'esame!
Il nostro ineffabile ministro del Turismo, evidentemente male informata, ha avuto anche il coraggio di dire che il sito ha "un sacco di click". Già Mantellini pubblicò un impietoso confronto tra il suo traffico e quello del sito del turismo, questa mattina ho preso due siti analoghi a caso, la Spagna e la Nuova Zelanda, ed ho cercato i dati su Alexa, credo che si commentino da soli: il sito italiano ha accessi solo in occasione delle relative polemiche e praticamente solo dall'Italia!
C'è chi ha criticato il nostro ministri per le autoreggenti in vista e per il generoso decolletè, ma credo che la spudoratezza stia altrove...
bob
Ma lo sanno? Il nostro Ministro e chi gli gira intorno è consapevole di questa cosa? A mio avviso che crede che ci stiano marciando li crede di una intelligenza un tantino superiore di quella che io penso abbiano.
RispondiEliminaSi potrebbe fare in modo che leggano questo post, già sarebbe qualcosa
Premetto che: il sito è stato sistemato, ci stanno lavorando e onestamente i miglioramenti iniziano ad essere visibili. Come utente se una volta ero schifato e indignato ora posso dire che inizia quasi a piacermi.
RispondiEliminaSono anche d'accordo con Davide; non credo che il ministero abbia le competenze necessarie per arrivare a valutare il successo o meno di un portale, nè la capacità di promuoverlo a dovere. Avranno dato il portale in appalto a qualche società che certamente non ha organico nè consulenti con adeguata esperienza. Il traffico che generano, come avete fatto tutti notare, è vergognoso.
Non credo che faccia tutto schifo, che tutto vada affondato. Il sito inizia ad andare bene e se continuerà a migliorare c'è speranza, però è ora che si sveglino o che qualcuno li faccia rendere conto di quale è la direzione da prendere.
Faccio notare che utilizzando google per organizzare un viaggio in italia il portale italia.it non compare mai in prima pagine a meno di digitare proprio e solo italia. Travel in italy? Trip in italy? tourism in italy? nemmeno l'ombra.
Credo sia inutile piangere sul latte versato, perchè piuttosto non fare una relazione (e non una semplice segnalazione) da inviare al ministero in modo coordinato tra blogger, webdesigner e in generale "popolo della rete"?
Ho appena dato un'occhiata ad italia.it e la prima cosa che mi è venuta in mente è stata: Tutto qui ?
RispondiEliminaOnestamente, sembra il sito della pro Loco di Vidigulf-sur-Mer, scarno, privo di risorse, insomma, uno strumento poco efficace e - se confrontato con siti analoghi di altre nazioni - miserello miserello. No comment.
Sui numeri a caso la MVB è una vera maestra...
RispondiEliminarimane un po' scarno ma non lo affosserei del tutto, qualcosa si vede ...
RispondiEliminaRagazzi quel sito è costato decine, probabilmente centinaia di euro a pagina, ha senso?
RispondiEliminabob