ICE, In Case of Emergency
Il 7 luglio del 2005 Londra venne scossa da una serie di esplosioni.
Polizia, medici e soccorritori si trovarono di fronte a 52 morti e a più di settecento feriti, molti dei quali incoscienti. Trovare per ciascuno un numero da chiamare per avvisare famiglie o amici fu un lavoro colossale.
Un medico ebbe una idea. Quasi tutti hanno in tasca un telefono cellulare, il problema è trovare tra i vari numeri quello giusto: quello che ci vuole è un codice standard da mettere davanti ai numeri che vogliamo siano chiamati in caso di emergenza.
La scelta è caduta sulla sigla ICE, In Case of Emergency (in caso di emergenza).
La cosa sta prendendo piede, io ho aderito subito e credo sia una idea semplice, ma dall'enorme potenziale efficacia!
Roberto,
RispondiEliminase ti può interessare, ne ha parlato proprio oggi Paolo Attivissimo qui: storia, pro e contro dell'iniziativa!
Ciao
Grazie per la segnalazione, ho letto il pezzo di attivissimo e ho qualche osservazione.
RispondiEliminaMettere il numero ICE nel telefonino non impedisce di prendere le altre precauzioni consigliate.
Se il cellulare si rompe o è spento tanto peggio, ma in tutti i casi nei quali questo non succede la cosa può servire, si tratta di un discorso basato sulla probabilità degli eventi, non sulla certezza.
In ospedale ti aprono il portafoglio e ti frugano nelle tasche per avere informazioni se sei incoscente, guardare in un telefono non è differente.
Il software mi pare una strada complicata.
dadda