mercoledì, novembre 01, 2006

Global warming (riscaldamento globale): i fatti.

Non sono un meteorologo e nemmeno un fisico della atmosfera, ma mi sono molto documentato negli ultimi mesi e devo confessare che la realtà che emerge dalla lettura dei documenti scientifici è molto diversa da quella che ci viene proposta dai media e dai catastrofisti, anche da quelli casalinghi come Grillo.

Lo so che è un argomento un poco OT rispetto a questo blog, ma vorrei condividere con voi qualche considerazione.

Beppe vede iguana alla finestra di casa, sente i grilli tutta la notte ed è preoccupato per le api che lavorano anche l'inverno. Credo che gli si possa dire di stare assolutamente tranquillo: questo autunno insolitamente caldo non è dovuto al fenomeno del riscaldamento globale, ma rientra nella normale variabilità del clima: questo NON è l'autunno più caldo nel nostro paese degli ultimi cento anni, ma solo il terzo classificato e mentre qui abbiamo caldo in altre regioni, per esempio negli USA, hanno freddo perché le temperature sono sotto la media.


Le dimensioni del fenomeno

Se andate a cercare nei siti ufficiali in rete, anche in quelli più favorevoli alla ipotesi di un fenomeno anomalo, trovate un aumento della media della temperatura di 0,6 gradi centigradi in cento anni, nulla dunque di nemmeno vagamente percepibile senza una adeguata strumentazione.

Per gli USA sono disponibili in linea dati abbastanza dettagliati che mostrano un aumento anche inferiore, nell'intorno del quarto di grado centigrado negli ultimi cento anni (il grafico è in Fahrenheit).

E' una anomalia?

Di fatto non c'è certezza che si tratti di una anomalia e non di una normale fluttuazione periodica perché mancano misurazioni accurate che vadano più indietro di 120 anni, un tempo che nel grande orologio della terra è solo un istante infinitesimo.

Del resto se pensiamo alle glaciazioni dobbiamo considerare come variazioni naturali della temperatura anche enormemente più grandi di quelle che stiamo osservando si sono certamente verificate senza alcun intervento da parte dell'uomo.


Ammesso che lo sia è colpa nostra?

Anche questo non è per nulla dimostrato, gli stessi scienziati che hanno a suo tempo elaborato il modello oggi lo mettono in dubbio. Molti ritengono che pensare che una cosa minuscola come l'uomo che abita uno straterello infinitesimo di un immenso pianeta sottoposto ad energie fortissime sia provenienti dallo spazio che dal suo nocciolo possa avere una influenza tanto forte sul clima sia una specie di delirio si onnipotenza.

Se andate a leggere i lavori scientifici e non i rotocalchi viene fuori che una delle idee prevalenti è quella che anche ammettendo una non dimostrata influenza del genere umano sul fenomeno questa potrebbe situarsi, come ci ricorda Stefano in un commento all'altro post che ho scritto sull'argomento, nell'intorno di qualche punto percentuale. In altre parole una grande eruzione vulcanica ha per esempio un effetto molto più forte di tutte le nostre automobili messe insieme.


And so what? (in milanese e alura?)

  • Probabilmente sarebbe opportuno investire più risorse non per capire gli effetti del fenomeno, ma per capire se davvero il fenomeno è tale e nel caso quale sarà il modello per i prossimi anni (fino ad ora tutti i modelli catastrofisti si sono rivelati alla prova dei fatti assolutamente sbagliati).
  • Alla ricerca dello sccop dovremmo anteporre la ricerca della obiettività.
  • Certamente dobbiamo continuare a combattere l'inquinamento, ma forse dirigendo le risorse in modo più logico e mirato.

4 commenti:

  1. Mi permetto di segnalare il seguente link del mio blog ecoalfabeta:

    http://ecoalfabeta.blogosfere.it/2006/09/i_decenni_piu_caldi_degli_ultimi_400_anni.html

    dove si riportano le conclusioni di uno studio del National Research Council (che non è Beppe Grillo!) secondo il quale gli ultimi due decenni sono i più caldi almeno degli ultimi 400 anni.
    E' vero che non esistono registrazioni, ma è possibile ricostruire con una certa precisione la temperatura del passato.
    Essendo un uomo di spettacolo, Beppe Grillo ha il gusto per la battuta immediata e per l'esagerazione. Non sempre questa è una virtù ...

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  2. Marco la tua osservazione è molto interessante come i dati che riporti nel tuo sito.

    Purtroppo non tutti hanno una visione equilibrata come la tua, quello che a me piacerebbe è che la gente tenesse conto di alcune considerazioni che paiono essere sfuggite ai più.

    1) la teoria del riscaldamento globale è ancora una teoria da dimostrare, tu citi un lavoro molto interessante che la avvalora, ci sono lavori altrettanto interessanti che la contestano: di fatto nessuno ancora sa chi abbia ragione.

    2) anche chi sostiene la teoria parla di aumenti molto modesti, non avvertibili dall'uomo, ma valutabili con modelli basati su misure strumentali.

    3) anche se il riscaldamento globale fosse certo non è per nulla certo che sia dovuto all'intervento dell'uomo: le teorie più accreditate parlano di un massimo del 4%, il che vuoledire che se un vulcano ha una grande eruzione vanifica tutti gli sforzi di Kyoto messi insieme.

    Intendiamoci ben venga qualsiasi cosa che vada verso un minore inquinamento, ma da qui ad ipotizzare le città di mare sommerse neiprossimi cinquant'anni ce ne passa!

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  3. Chiedo scusa se la mia caligrafia lascia molto a desiderare, ma io parlo e scrivo in spagnolo, e sul mio computer non ho un correttore in italiano. Grazie.

    Voglio intervenire solo per fare qualche considerazioni che mi sembrano importanti.

    1. Prima di tutto bisogna dire che l’aumento della temperatura del pianeta non viene dal energia liberata nel bruciare i fossili, ma è dovuta el “efetto serra” del prodotto della combustione o sia del diossido di carbonio, che ha l’efetto di un vetro o un foglio di plastica trasparente

    2. Se uno mette una piccola foglia di plastica coprendo una cassetta piena di terra si aspetta che la temperatura dentro aumenti un pò, può anche darsi che non aumenti perche ci siano altri processi che si scatenano dentro la cassetta. Pero c’è qualcosa che cambia e questo è importante. Nel caso del pianeta Terra, per esempio, un aumento della temperatura provoca un aumento dell’evaporazione, che provoca un aumento di nubi, che rispecchiano il sole, e si crea cosi, un processo inverso al efetto serra e lo nasconde. Cose di questo genere stanno sicuramente occorendo, anche se la temperatura media non è aumentata, sensibilmente, notiamo che i fenomeni atmosferici stanno cambiando.
    Tali come: intensita degli uragani, aumento della frequenza delle inondazioni, aumento del livello dei mari, scioglimento dei ghiacciai etc.

    3. Nel esempio di sopra, dopo che noi mettiamo la foglia di plastica sopra la cassetta, non notiamo inmediatamente il cambio della temperatura, bisogna aspettare un certo tempo prima di notare che la temperatura sta aumentando (come quando passiamo dal ombra al sole sopra una macchina, la temperatura finale nella macchina non è quella del instante che la mettiano al sole ma dopo qualche minuto) Nel pianeta Terra questo tempo può essere molto lungo data la sua grandezza. É possibile che se smettiamo di bruciare fossili, in questo momento, non vedremo l’efetto finale fino a molti decenni più avanti.


    4. Una volta che inmettiamo diossido di carbonio nel atmosfera questo resta lì per milioni di anni, anche se smettiamo di bruciare fossili, l’aumento di diossido di carbonio, che è già una volta e mezza quello che c’èra 200 anni fa, resterà li per milioni di anni (bisogna dargli tempo a la terra di sotterrare altri fossili). Nel nostro esempio è come se una volta che abbiamo messo una foglia di plastica sulla casetta non la potessimo levare più

    5. Credo non si possa fermare l’uso dei fossili, 200 milioni di barili di petroleo equivalenti al giorno non si possono sostituire con nessuna delle forme di energia alternative, e nessun paese prenderà l’iniziativa di ridurre il consumo d’energia perche il paese non potrebbe competere nel mondo globale, cosi che mentre ci siano fossili continueranno a bruciarli, anche se l’efetto serra diventasse una cosa evidentissima.

    6. Io no so se i catastrofisti hanno ragione, spero di no. Ma io sono spaventato

    Renato Iraldi. http://fisica.ciens.ucv.ve/riraldi/

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  4. Beh Renato, sono per caso capitato su un sito dei 'detrattori' dell'effetto serra come conseguenza delle sole azioni umane :

    http://www.abruzzoliberale.it/?p=278

    Una semplice considerazione che fa è che i ghiacci del polo Nord si stanno sciogliendo non da 100 anni, non da 400 ma da 15.000 !
    Che contributo aveva l'uomo - per esempio - 10.000 anni fa ? Sono state allora le pire funebri ad innescare il meccanismo dell'effetto serra ? Non lo credo realistico...

    Altra considerazione riportata nel sito : la Groenlandia è notoriamente un paese ricoperto dai ghiacci per la maggior parte dell' anno. Perchè cavolo i Vichinghi che l'avevano scoperta l'hanno chiamata GrOEnland cioè 'terra verde' ? Perchè era coperta di conifere e da allora ad oggi si è raffreddata. C'è qualcosa che non torna col riscaldamento globale, oppure i Groenlandesi hanno inventato il condizionamento ben prima degli altri popoli...

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Qualche esperimento...