martedì, novembre 13, 2007

La sindrome di Robin Hood

Qualche giorno fa Francesco se ne usciva con un post molto forte dove denunciava una serie di tranelli contenuti nel contratto che 3 propone ai suoi clienti per il telefono con collegamento a Skype.

Ne è nata una grande nube di link e di ri-link nettamente divisa in due grandi tipi di intervento: qualcuno ha discusso la cosa confermandone i contenuti o contestandoli, qualcuno altro, ed è la stragrande maggioranza, si è immediatamente e semplicemente aggregato alla segnalazione della disonestà dell'offerta ed alla chiamata a non firmare un contratto truffaldino.

La discussione è andata avanti ed alla fine, un po' come spesso succede su Wikipedia, ha prevalso una visione un poco più moderata delle cose. Resta l'idea di un contratto scritto male (la cosa intendiamoci non è di poco conto), resta una telefonata di Francesco con una persona 3 a dire poco incompetente, ma l'idea della truffa da evitare assolutamente è scoppiata come una grande bolla di sapone.

Francesco ha preparato un altro post, e la cosa fa solo onore alla sua onestà intellettuale, dove spiega le perplessità che gli restano e quelle che ha risolto ed è lui stesso che fa cadere la parte più forte della denuncia.

A questo punto potrebbe suonare esagerata la parola «disonestà» che ha dato il titolo al mio precedente articolo. Essa è stata generata da un impulso di schifo, provato dal sottoscritto all’acredine, allo sprezzo del cliente percepito dal colloquio con la signora in questione, che ha trattato i clienti (convinta di parlare col negoziante) come pezze da piedi.
Questa mattina sono andato a dare una occhiata alla nube di citazioni che Blogbabel diligentemente costruisce e sono rimasto un poco stranito.

Insieme a qualcuno che raccoglie il dibattito sulla potenza dello strumento blog e sui potenziali problemi che possono nascere dal suo uso improprio c'è ancora qualcuno che imperterrito raccoglie il primo post di Francesco, ignorando completamente il secondo, e grida allo scandalo.

Credo che un sociologo potrebbe fare un lavoro molto migliore del mio nell'analisi del fenomeno. io credo che ci sia lo zampino di quel Robin Hood che c'è in tutti noi, tra ricco e povero scegliamo istintivamente di difendere il povero ed allora quando si incontrano un Davide e un Golia si prendono istintivamente le parti di Golia senza entrare troppo nel merito della contesa.

Colpisce anche il fatto che ci siano blog anche molto blasonati che continuano a gridare allo scandalo senza minimamente citare le successive precisazioni.

Il "giornalismo dal basso" è certamente un fenomeno interessante e bellissimo, ma forse ci si dovrebbe ricordare che sempre di giornalismo si tratta: nel giornalismo la correttezza della informazione e la onesta verifica delle fonti restano fattori fondamentali.

bob

4 commenti:

  1. embè? E non è piu o meno lo stesso meccanismo dei media mainstream? Quante volte i giornali hanno ripreso una bufala e l'hanno ripetuta all'infinito?

    Ogni agosto ci ripropongono tutti il mostro di lochness,anche se l'autore della bufala in punto di morte ha confessato che si trattava di uno schezo.

    E la mega bufala mondiale delle armi di distruzione di massa di saddam? Tutti i media del mondo l'hanno bevuta.

    Queste sono cose serie su cui discutere mi pare, non del blogger che riporta piu o meno bene le sue esperienze di conusmatore

    ciao

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  2. @aghost sono abbastanza d'accordo, ma se parliamo di blog blog, il fatto che ci sia di peggio poco conta.
    Non è che siccome il colera è peggio non ha senso parlare di influenza!

    bob

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  3. Non voglio creare polemica..ma se non sbaglio quel qualcuno che tu citi che ha gridato allo scandalo 3 dopo un giorno o due ha subito corretto il suo post consigliando agli utenti di andare a visitare il nuovo post de Imieisilenzi..

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  4. coglione dove cazzo e la tua vita???!!!!!!metticcela subito gey

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