Tumblelog, continuano a non piacermi e finalmente so anche perché...
Qualche giorno fa esprimevo i miei dubbi sulla validità del modello offerto dai tumblelog, la reazione di qualcuno ed il fatto che stanno andando tanto di moda mi ha fatto molto pensare. Oltre che pensarci ho passato un poco di tempo ad analizzare il fenomeno, mi sono aperto un tublelog di prova e mi sono messo a giocare per vedere se mi era sfuggito qualche particolare dello strumento e del fenomeno.
Confesso che i tumblelog continuano a non piacermi, ed i motivi sono almeno due.
Il primo problema è nel modello nel quale sembra mancare il concetto di permalink che permette, quando si usa un link per una citazione, il puntamento al post specifico.
Fino a qualche giorno fa nella prima pagina di BlogBabel era presente il riferimento a un Tumblelog, non ricordo bene quale: andando ad aprire chi lo "linkava" si finiva sempre sull'ultimo post del tumblelog ed alla fine era assolutamente impossibile capire perché mai fosse stato referenziato a meno che la cosa non fosse espressamente indicata nel post.
Nei fatti sono molto d'accordo con quanto esprime folletto malefico nel commento che ha aggiunto in coda alla discussione che è nata sul mio post: il tumblelog come strumento altro non è che un sistema per la gestione dei blog con qualche semplificazione e qualche aggiunta per semplificare la citazione di oggetti diversi. Tutto sommato forse sarebbe meglio aggiungere queste funzioni a un sistema di blogging completo, ognuno poi userà quello che meglio crede.
Il secondo motivo per il quale l'uso che molti "tumbler" fanno dei loro tumblelog non mi piace è che inserisce, con le autocitazioni, un inutile rumore nel sistema dei link della blogosfera e altera in modo molto pesante le già dubbie e traballanti classifiche.
Studiando il fenomeno mi sono accorto che ci sono blogger che si sono fatti un tumblelog e che si autocitano anche una decina di volte in 48 ore.
E poi ci si preoccupa dell'alterazione indotta nelle classifiche da qualche alberello di Natale!
bob
Forse non ho capito il punto 1, ma i permalink nei tumblr esistono!
RispondiEliminaBasta posizionarsi sul "post" e fare clic sull'iconcina "LINK" che appare in alto a destra. Il permalink sarà qualcosa del tipo URL-TUMBLR/post/ID-POST
Sul punto 2: il fatto che alcune persone scelgano di usare il tumblr per creare ulteriori link al proprio contenuto è ridicolo. Stabilito questo, è ridicola la persona, non certo lo strumento (in quel caso non mi dovrebbero piacere nemmeno i blog) ;-)
Concordo con Pseudotecnico: i permalink ci sono, e per quanto riguarda gli "autolink" a fini di classifica, se uno è disposto eticamente a farlo con un Tumblr, non vedo la difficoltà di farlo con un blog. Giustamente, non è lo strumento, ma l'uso che se ne fa.
RispondiEliminaQuesta volta sottoscrivo, Roberto. Ho provato ad aprirne uno, ma non sono capace di gestirlo né riesco ad usarne le potenzialità; in più, fatico a seguire anche quelli ben fatti. Temo sia un mio limite.
RispondiEliminail secondo motivo ...il secondo motivo...
RispondiElimina:-)
roberto, io tumblr lo trovo comodo, non devo approfondire come dovrei in un blog, e non devo essere cosi' sintetico come su delicious. poi, che uno lo usi per farsi i giochetti, be, e' una sua depravazione psichiatrica... lo strumento e' buono, l' uso che ne viene fatto come al solito dipende dall' intelligenza di chi lo usa... (ma e' gia stato detto nei commenti, e concordo)
RispondiEliminaciao
Io credo che il tumblelog è un qualcosa di più che un semplice delicious, un modo per crearti degli appunti online da andare a rivedere poi anche quando vuoi scrivere un post (dunque anche un reminder ma non solo). Come per i blog il potere della sintesi in taluni casi è vincente: certo non nel caso di autolink ma questa storia vale anche nel caso di chi lo fa sui blog,abusandone ovviamente.
RispondiEliminaA me piace molto tumblr. Ne seguo molti che mi divertono; tra il resto spesso mi segnalano cose altrui che altrimenti non vedrei.
RispondiEliminaE nel mio "appunto" tutto quello che mi piace e che non troverebbe spazio nel mio blog. Lo uso da 6 mesi buoni, e da subito ne ho scoperto la positività (nel placidoblog, in un post del 13 giugno 2007, sono stata molto più esaustiva che qui, eh?)
Se qualcuno li usa in modo scorretto è un problema suo; come esiste chi usa in modo scorretto il cellulare, la videocamera, l'automobile, le mail...Qualunque strumento, insomma. :-*
Io però continuo a chiedermi perché continuiate a considerare il Tumblr come una cosa diversa da un blog. Non lo è! :D
RispondiEliminaE' il vostro uso che è diverso, ma blog è e blog rimane. :)
Tant'è che, appunto quello a cui è attribuita l'invenzione del weblog diceva che la cosa che più assomiglia a quella che era la sua idea originale è... del.icio.us! :D
Quoto il Folletto :)
RispondiEliminaSara' pure microblogging, ma non mi pare che la differenza sia tanto sostanziale quanto nella forma.
Perche' non si puo' fare microblogging su WP? - e viceversa.
Una cosa che non ho ancora capito, e' perche' sul tumblr sia "consentito" inserire un post solo di citazione, con al massimo una riga di commento.
Normalmente questo e' meno ben visto su un blog, o no?
@markingegno
RispondiEliminaBeh il punto che hai colto è valido. Infatti il problema maggiore è la "percezione sociale", ed è ciò su cui gioca Tumblr ed è il modo in cui è riuscito a ritagliarsi una nicchia.
Avessi tempo fare come proof of concept un template "tumblr" per WP e javascript annesso. Ci vuole relativamente poco.
Cmq si, il punto è sociale, non tecnico. :P