venerdì, aprile 18, 2008

Google Street View, bellissimo, ma a cosa serve davvero?

Diciamocela Street View è proprio bello!

Credo che tutti appena lo abbiamo incontrato siamo corsi a vedere luoghi che conosciamo, è una tentazione forse un poco infantile che prende un poco tutti come quando vediamo un film girato in un luogo che ci è familiare.

Io per esempio sono corso a vedere la Silicon valley ed ho trovato luoghi che amo moltissimo: nella immagine il mitico Fish market, vedendola sento il profumo del clam chowder, bianco ovviamente nello stile di Boston, e vedo al di là del vetro i grandi bracieri con gli enormi astici...

Dopo un po' di questi giochetti mi sono chiesto a che cosa possa servire davvero questo complesso e costosissimo servizio (costoso ovviamente non per chi lo usa perché è gratuito, ma per chi lo realizza) e francamente non ho trovato una risposta consistente.

Qualcuno mi aiuta?

bob

4 commenti:

  1. Non è un parere che posso generalizzare, ma posso dirti perché io sto sperando che arrivi in fretta anche in italia. :)

    Io ho una memoria che ha natura soprattutto visiva: non mi ricordo praticamente mai i nomi delle vie, ma se ci sono stato una volta è molto probabile che ci sappia tornare. Non è tanto senso dell'orientamento, quanto memoria su percorsi e capacità di legare i luoghi uno dopo l'altro.

    Detto questo, a me piace *vedere* un posto quando devo andarci, se non ci sono mai stato prima. E' una cosa utile, che mi aiuta a trovare quello che sto cercando una volta in zona.

    Già ora ad esempio uso la mappa satellitare a massimo livello di dettaglio (ove presente) per farmi una idea "fisica" dei dintorni: alberi, case, tipo di edifici, etc.

    In realtà mi basterebbe anche qualcosa di meno strutturato, è chiaro: magari un sistema di foto create dalle persone, come mi è successo una volta su Google Maps (mi si era attivato un servizio in testing e avevo l'opzione di visualizzare le foto geoposizionate).

    Spero ti sia utile come punto di vista. :)

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  2. Oltre alla motivazione emozionale che hai già citato, che può fungere da molla per piazzare un po' di advertising geo-localizzato, io ci vedo due possibili utilizzi "pratici":

    1. Se lo pensi in modalità mobile ha molto senso.
    Già ora Google Maps permette di posizionarti con una certa cura anche senza supporto GPS. Se ci aggiungi qualche "dritta" visiva data dagli scorci a livello di strada, ecco che chiunque dovrebbe essere in grado di orientarsi.

    2. I luoghi e le memorie ad essi collegati hanno forti ancoraggi ai bisogni ed ai desideri: passeggiando per Milano in zona piazza Duomo difficilmente riesco ad evitare di "deviare" davanti a Luini, anche solo per vedere se c'è la solita coda, in realtà per ricordare le mille "istantanee" che mi collegano a quel posto. Di solito ci scappa pure il panzerotto. Quando sono a Londra e passeggio in Tottenham court rd, inevitabilmente entro da Blackwell o da Border's a curiosare.
    Immagino che dare riferimenti "sensoriali", al di là della mappa (che per quanto accurata, non riproduce un dato sensoriale) aiuti a attivare questo meccanismo.

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  3. Penso che la risposta sia l'integrazione con i servizi di telefonia mobile che Google lancerà presto.

    ciao
    z

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  4. stanno creando una terra virtuale in cui fare esperimenti con la mente di cavie umane.

    Stupidaggini? sicuramente. ma se è venuto in testa a me...

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Qualche esperimento...