lunedì, maggio 05, 2008

Xe peso el tacòn del buso...



Questa uscita di Robin Good centra molte delle perplessità da più parti espresse al riguardo dell'incontro tra blogger italiani e Gore in occasione del lancio della sua TV nel nosto paese.

Si tratta di una operazione squisitamente commerciale: è prossimo il lancio di una nuova TV, la TV vale per quanto sono i suoi ascolti e di conseguenza è necessario informare più potenziali utenti possibile della sua esistenza e delle sue caratteristiche.

Per il lancio si gioca la carta più alta che si ha in mano ed avendo tra i promotori un premio Nobel si mette sul tavolo quello. Si organizza una bella conferenza stampa, si invitano i giornalisti che si pensa siano più adatti e i giornalisti fanno le loro domande. Come in ogni conferenza stampa che si rispetti è molto probabile che qualche giornalista amico abbia concordato qualche domanda che porti l'argomento un aree che interessano chi ha organizzato la conferenza, ma costui negherà anche sotto tortura l'accordo. Le cose funzionano così da sempre.

Al Gore è paladino della rete, molti blogger sono attenti alle nuove tecnologie ed alle iniziative sociali che intorno a queste si coagulano ed allora si decide di invitare anche i blogger. L'ufficio stampa con l'aiuto di un blogger stila un elenco di trenta blogger che saranno abilitati alle domande e propone loro di invitare ognuno 20 uditori.

Nulla da eccepire, anche qui un meccanismo molto logico, certo nel mondo dei blog è difficilissimo stabilire chi sia o non sia influente perché le classifiche non valgono molto, ma un ufficio stampa serio che si mette su questa strada deve fare le sue scelte e prendersi i suoi rischi. Pensare di riempire 500 posti a me sembra un poco velleitario, ma probabilmente mi sbaglio.

Molti blogger a questo punto si offendono perché non considerato degni di fare parte dei 30 eletti che potranno porre domande al Nobel e gli organizzatori invece di fare quello che un buon addetto stampa farebbe (fregarsene) arrivano a negare di avere citato il meccanismo dei trenta abilitati e dei venti ascoltatori ognuno ed aprono l'evento a tutti. Unica differenza per i trenta essere ammessi all'entrata dall'ingresso VIP (sic!?!?!?!).

Di fronte a questa ipotetica marea di gente come si fa scegliere chi porrà le domande a Gore?

Semplice si scelgono le domande!

Le domande sono illustrate giorni prima, si vota con un meccanismo che prevede la iscrizione alla TV che in fondo non da fastidio alla TV stessa, e solo alcune delle domande saranno poste all'illustre ospite.

In trent'anni di attività giornalistica è la PRIMA volta che sento qualche cosa del genere!

Come si dice sull'acqua del Canalasso "Xe peso el tacòn del buso" (la pezza è peggio del buco): la prima versione dell'evento aveva forse un problema, la pezza che si è messa ha, a mio modesto avviso, peggiorato il problema.

Tutto questo dovrebbe farci meditare sulla differenza tra giornalismo diffuso e volontario e gioenalismo professionale.

bob

PS Concordo a pieno con quanto espresso da Robin Good

10 commenti:

  1. Sono stato stravolto dal tuo titolo che non riesco a leggere il post. Ha un sapore così casalingo... grassie, el primo soriso dea giornata te meo gà regalà ti!
    Basi, Merlinox Rovigo!

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  2. Roberto ok si è capito che questo evento non ti piace a prescindere. Peccato :(

    Mi permetto di consigliarti magari di documentarti un minimo prima di scrivere un post, aiuterebbe a scrivere anche qualcosa di vero ;)

    Perchè invece non vieni e valuti l'evento dal vivo? Poi se è pessimo come a scatola chiusa lo stai definendo beh avrai tutte le tue buone motivazioni per criticare.
    Magari non sarà così.

    My 2 cents,

    Monty

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  3. Marco hai letto il post?

    Non c'è una sillaba nella quale io dichiari se l'evento mi piace o non mi piace, non è nel mio costume criticare cose che non conosco.

    TUTTE le critiche sono rivolte alla gestione degli inviti che secondo me è cominciata benissimo e poi sulla spinta dei mugugni della blogosfera si è progressivamente, a mio modo di vedere, corrotta.

    Le mie osservazioni si basano si cose scritte a chiare lettere in rete e che di conseguenza conosco come tutti. Certo posso avere capito male e allora sarebbe bello che tu ci spiegassi.

    L'evento potrà essere certamente bellissimo, lo seguirò in rete e nel caso farò le mie osservazioni dopo, l'idea delle domande preconfezionate a me non piace perché fa tanto Minculpop, ma è solo un parere personale come ogni parere.

    bob

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  4. Ok Bob, staremo a vedere :)
    Ciao,

    Monty

    ps: peccato che non vieni!

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  5. Sono del tutto d'accordo con te, hai centrato il punto. L'evento è sicuramente interessante, ma la linea di comunicazione piena di buchi e maldestra. Vedi non solo Robin Good, ma anche Caterina ed il suo post sull'invito via twitter. (catepol.net). Si tratta di definire una linea e poi seguirla senza tentennamenti. Peccato Montemagno non ha capito o forse non ha letto con attenzione la critica che gli hai rivolto.

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  6. Grande Robin.
    Chi ha tempo, soldi e voglia di andare a fare la comparsa e/o la bella statuina si accomodi pure.
    Come ho già scritto altrove, sogno un teatro romano tutto illuminato e desolatamente vuoto (Montemagno, Tessarolo, Al Gore e il resto di Current TV esclusi, ovviamente).
    Che sarebbe una gran bella lezione di comunicazione.
    Ma il blogger presenzialista-prezzemolino è ormai figura piuttosto trendy (yeah!) per cui il sogno rimarrà sicuramente tale.

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  7. Che poi sarebbe stato sufficiente consegnare all'ingresso del teatro una penna di Current TV (gadget!) ed una cartolina con sopra scritto "Fai la tua domanda ad Al Gore". Poi raccogliere le cartoline, prima di cominciare, infilarle in una bella palla di vetro ed estrarre a caso al momento delle domande. Un buon compromesso tra spontaneità ed operatività dell'evento (traduzione real-time).
    Troppo difficile... :D

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  8. frap1964, non ci crederai, ma io avevo personalmente suggerito a Marco esattamente questa soluzione per l'evento.

    Marco mi ha detto anche personalmente cose che vedo non ribadisce nei suoi commenti qua e la di oggi, e questo è un peccato visto che sappiamo bene che le scelte non sono probabilmente le sue.

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  9. Il social network per votare 28 domande di cui 5 dello staff.
    Grande interesse nella blogosfera.
    Posso ridere? :D

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