La storia, in qualche modo, si ripete.
L'armadio nella foto è un IMP, Interface Message Processor, l'hardware sul quale nel 1969 girava ARPANET, quella che poi, dopo l'abbandono dei militari, sarebbe diventata Internet.
La rete partì nel 1969 con quattro nodi e nel 1973 ne aveva qualche decina sparsi sulle due coste degli Stati Uniti.
Proprio nel 1973, sotto Natale, l'installazione di una nuova versione del software degli IMP provocò il primo e fino ad ora anche ultimo blocco globale della rete. Un programmatore si era banalmente dimenticato del fatto che in assembler, il linguaggio di programmazione più basilare e, a mio modo do vedere, più bello, si comincia a contare non da 1, ma da 0.
Alla propagazione, che già allora era via rete ed automatica, del nuovo software i nodi cominciarono ad inviare al nodo di Harvard tutti i messaggi indipendentemente dal destinatario corretto e la rete smise di funzionare.
Fu quello che è noto, almeno alle persone non più tanto giovani, come il grande blocco di Natale.
La storia mi è venuta in mente ieri: verso le 17 tutti i servizi Google risultavano sulla mia macchina tanto lenti da essere inutilizzabili. Ho scritto un post su Facebook e ho saputo che il malfunzionamento colpiva anche molti miei amici, dopo qualche ora tutto si è risolto.
Questa mattina leggendo Downloadblog ho saputo che il problema si è sentito un poco dappertutto perché un problema in USA ha provocato il ridirezionamento del traffico verso i server di altri continenti che non hanno retto.
E' interessante notare come i problemi si possano ripetere molto simili a distanza di tanti anni e come i meccanismi di bilanciamento e di ripartizione dei carichi siano ottimi quando funzionano, ma molto pericolosi quando qualche cosa va storto perché tendono a globalizzare i problemi.
bob
PS verso le 18 telefonata di una amica "Non funziona Google come faccio a lavorare?". Risposta "Fai come me usa un altro motore di ricerca". Dal silenzio ho capito che per qualcuno IL motore di ricerca è solo uno, non è saggio...
La rete partì nel 1969 con quattro nodi e nel 1973 ne aveva qualche decina sparsi sulle due coste degli Stati Uniti.
Proprio nel 1973, sotto Natale, l'installazione di una nuova versione del software degli IMP provocò il primo e fino ad ora anche ultimo blocco globale della rete. Un programmatore si era banalmente dimenticato del fatto che in assembler, il linguaggio di programmazione più basilare e, a mio modo do vedere, più bello, si comincia a contare non da 1, ma da 0.
Alla propagazione, che già allora era via rete ed automatica, del nuovo software i nodi cominciarono ad inviare al nodo di Harvard tutti i messaggi indipendentemente dal destinatario corretto e la rete smise di funzionare.
Fu quello che è noto, almeno alle persone non più tanto giovani, come il grande blocco di Natale.
La storia mi è venuta in mente ieri: verso le 17 tutti i servizi Google risultavano sulla mia macchina tanto lenti da essere inutilizzabili. Ho scritto un post su Facebook e ho saputo che il malfunzionamento colpiva anche molti miei amici, dopo qualche ora tutto si è risolto.
Questa mattina leggendo Downloadblog ho saputo che il problema si è sentito un poco dappertutto perché un problema in USA ha provocato il ridirezionamento del traffico verso i server di altri continenti che non hanno retto.
E' interessante notare come i problemi si possano ripetere molto simili a distanza di tanti anni e come i meccanismi di bilanciamento e di ripartizione dei carichi siano ottimi quando funzionano, ma molto pericolosi quando qualche cosa va storto perché tendono a globalizzare i problemi.
bob
PS verso le 18 telefonata di una amica "Non funziona Google come faccio a lavorare?". Risposta "Fai come me usa un altro motore di ricerca". Dal silenzio ho capito che per qualcuno IL motore di ricerca è solo uno, non è saggio...
è il segno dei tempi, i grandi inorridiscono se li definisci detentori di monopolio ma ti plaudono se li annoveri tra liberisti e pluralisti
RispondiEliminasimpatico l'aneddoto sul primo blocco della rete
andrea rovighi