Una Microsoft che ascolta…
La settimana scorsa sono andato ad un incontro in Microsoft con Pietro Scott Jovane, l'amministratore delegato, che, insieme ai suoi collaboratori, ha incontrato un certo numero di blogger.
E' stata una chiacchierata a ruota libera senza presentazioni formali e su argomenti vari. Confesso che la cosa che mi ha più, piacevolmente, colpito è la sensazione di avere davanti una prima linea Microsoft con una forte propensione all'ascolto, sensazione che a casa di Bill in moltissimi anni di frequentazione ho avuto pochissime volte.
Il momento non è facile nemmeno per la grande Microsoft: per la prima volta nella sua storia ha smesso in questi mesi di crescere, per la prima volta ha ridotto i costi ed ha lasciato, e lascerà, a casa un certo numero di dipendenti. Dato interessante e promettente è, malgrado tutto, un aumento considerevole nelle spese di ricerca e sviluppo.
Alla fine della riunione plenaria ci siamo divisi per vedere una serie di prodotti: quello che mi ha più colpito e sul quale ho passato la stragrande maggioranza del mio tempo è Microsoft Surface.
Multitouch…
La manipolazione diretta di oggetti con il mouse è stato uno dei grandi passi avanti nelle interfacce uomo-macchina dopo anni di terminali alfanumerici, ma è fortemente limitata dal fatto che il mouse pilotando l'unico cursore permette di controllare un solo oggetto per volta. Fin dagli anni ottanta si cominciato a lavorare su sistemi che superassero questo limite permettendo una manipolazione si più punti: le tecnologie ancora immature a la scarsa potenza dei sistemi disponibili confinò la cosa ai laboratori ed alle applicazioni specialistiche. Oggi le cose sono radicalmente cambiate.
Apple con iPhone ha applicato in modo interessante il paradigma del multiplo tocco (multitouch) permettendo manipolazioni dirette come lo scorrimento delle pagine e il ridimensionamento delle immagini, pur con la limitazioni del riconoscimento di solo due dita. Chiunque abbia avuto in mano un iPhone sa quanto la cosa sia naturale e comoda.
Da parecchi anni Microsoft sta lavorando, con un progetto chiamato in codice Milan, alla sua versione del tocco multiplo con un progetto che è stato presentato come Microsoft Surface.
Quello che abbiamo visto è un tavolino che presenta sulla superficie una immagine simile ad uno schermo: sul fondo della scatola c'è un proiettore e intorno al proiettore quattro telecamere capaci di "vedere" i raggi infrarossi, in buona sostanza il calore. Delle dita viene rilevato il calore mentre per vedere anche gli oggetti sono presenti quattro sorgenti a led infrarossi. Un personal computer controlla il tutto proiettando le immagini e rilevando il tocco delle dita e gli oggetti messi sulla superficie, il sistema vede anche tocchi multipli ed è ottimizzato per vederne e gestirne fino a cinquantadue!
A questo punto le possibilità di interazione diventano infinite. Possiamo a questo punto appoggiando un telefono cellulare lo possiamo identificare, lo possiamo controllare via blue thoot, possiamo disegnare sulla superficie una interfaccia intorno al telefono e lo possiamo pilotare. Se appoggiamo due telefoni possiamo per esempio ordinare la sincronizzazione con un gesto delle dita. Una macchina fotografica potrà essere contornata dalle foto che contiene che potremo manipolare, osservare, modificare e salvare per esempio spingendole con le dita dentro un disco o su un DVD che potrà essere masterizzato, tutto questo senza mai vedere una tastiera.
In un programma grafico si potrà disegnare e dipingere con veri pennelli fisici e un pagamento potrà avvenire appoggiando fisicamente la carta di credito sulla superficie del tavolo.
Il sistema riconosce anche targhette (tag) che possono essere stampate su un foglio adesivo e messe sugli oggetti. Immaginate un ristorante che riconosce i piatti che vi sono stati serviti e vo consiglia un vino o un tavolo sul quale appoggiare le bottiglie di liquore disponibile ottenendo l'elenco dei cocktail che è possibile realizzare con quella materia prima.
A questo punto il limite è solo la nostra fantasia e la capacità di realizzare software adatto.
L'hardware ha ancora un prezzo piuttosto alto, si parla di qualche cosa tra i cinque e diecimila euro, ed è di conseguenza limitato alle applicazioni professionali quali le macchine per gioco dei casinò, le reception degli alberghi e gli uffici, ma come sempre succede il prezzo è inversamente proporzionale al numero delle macchine realizzate e di conseguenza a fronte di un successo potrà scendere in modo anche rilevante.
Nel frattempo in casa Microsoft il progetto, con nome in codice Second light, continua. E' prevista la introduzione di un secondo proiettore per poter realizzare interfacce più ricche e veloci e la estensione dl rilevamento, oggi limitato a quanto si appoggia sulla superficie, per poter identificare per esempio anche gesti delle mani anche lontane dalla superficie del tavolo.
Da tenere sott'occhio…
I filmati sono stati realizzato al volo, la qualità non è eccezioanale, ma danno una idea delle potenzialità del sistema.
A Las Vegas sono stati installati tavoli da gioco basati su questa macchina.
Il sistama è ovviamente anche molto interesante per chi scrive videogiochi.
Un programma di servizio per gli sviluppatori permette di visualizzare tutti i dati che il sistema riloeva di ogni tocco.
Il sistema riconosce contemporanemente un numero impressionante di tocchi.
Per l'imput è possibile ovviamente utilizzare una tastiera virtuale.
Le applicazioni sono potenzialmente infinite e limitate solo dalla nostra fantasia.
ammazza ma il sistema di registrazione non andava oltre i 30 secondi? peccato ;)
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