venerdì, maggio 14, 2010

La prima interfaccia grafica...


Update delle 20.30:

Il professor Alberto D'Ottavi invece di rispondere al mio ragionamento mi ha bloccato in FF e mi ha tolto l'amicizia su Facebook, io capisco che avere detto una stupidaggine possa essere fastidioso, ma troverei molto più maturo affrontare il dibattito, questo infantilismo mi lascia spiacevolmente stranito!


Questa mattina un post di Alberto sul suo blog ha generato una discussione su FF che credo possa essere interessante, ma un mio studente mi ha scritto dicendo che nella discussione non ha capito più nulla: provo a spiegare in modo organico.

Si tratta di una storia molto interessante, Alberto non risponde alle mie obiezioni e butta la cosa in ridicolo ringraziandomi per "per queste pillole di minima cultura informatica e insegnamenti di vita". Capisco che chiudere in questo modo esime dall'entrare nel merito, ma non mi sembra atteggiamento molto maturo: io non voglio dare lezioni di vita a nessuno mentre mi sento di dare qualche lezione di tecnologia a chi, evidentemente, pecca di una cultura specifica, non che sia una colpa intendiamoci, probabilmente ha studiato altro. Forse una piccola lezione di vita consiste nel dire che le tecnologie si imparano sui libri, non cercando su Google e malinterpretando una singola pagina.

Alberto ci dice che l'interfaccia dello Xerox Alto, una macchina apparsa nel 1973 sarebbe la "prima interfaccia grafica". In realtà quella di Xerox è la prima sfortunata realizzazione non di una interfaccia grafica, ma di una interfaccia con la metafora della scrivania.

La prima interfaccia grafica concepita per uso "personale" della quale si abbia notizia in letteratura è quella realizzata da Douglas C. Engelbart a Stanford alla fine degli anni sessanta. E' stata però preceduta da una interfaccia grafica "professionale", il terminale IBM 2250 messo in produzione nel 1965 e pilotato non con un mouse, quello lo inventerà Doug, ma con una penna ottica.



Digital in realtà realizzò nel 1961 il primissimo terminale grafico, il Type 30 Direct View Display collegato al PDP 1, ma non fu mai commercializzato su larga scala, rimase in fase sperimentale, ma funzionante.



Qualche concetto per chiarire la differenza tra le due tecnologie.


Il terminale alfanumerico

La caratteristica del terminale alfanumerico è quella di essere pilotato dal sistema cui è collegato con stringhe che indicano a quale riga e quale colonna debba essere rappresentato un determinato carattere: "metti una A nella terza colonna della quarta riga", la macchina non sa come si rappresenti una A ed è il processore a bordo del terminale che la costruisce graficamente ogni volta, si tratta di una estensione video della vecchia cara mai troppo rimpianta telescrivente.

Sui terminali di questo tipo la grafica può solo essere fatta andando a mettere stelline o altri simboli in una certa riga ed una certa colonna.

Il terminale grafico

Il terminale grafico, nato non dopo, ma in parallelo all'altro, utilizza una logica assolutamente diversa: l'immagine è la copia esatta di una area di memoria della macchina cui è collegato e il software manipola direttamente ogni pixel rendendo possibile il disegno di qualsiasi cosa ovunque indipendentemente dalla gabbia di quadretti del terminale alfanumerico, i caratteri sono generati dal sistema e di conseguenza font e dimensioni sono variabili a piacimento.

Alberto cita una demo fatta nel 1968 da Engelbart (lui ne cita una parte, qui c'è tutta) dicendo correttamente che si tratta probabilmente della prima demo fatta con l'ausilio di un calcolatore, ma sbaglia affermando che non si tratta di un terminale grafico: basta guardarla fino in fondo per vedere che contiene addirittura un video, se non è grafica quella faccio fatica a immaginare cosa sia una interfaccia grafica!

Interessante il fatto che per realizzare una stazione di lavoro personale a costi ragionevoli, quella di IBM costava una fortuna , vennero scelti tubi catodici tondi allora usati nei radar e negli oscilloscopi:


Questa è l'immagine del terminale sul quale venne fatta la demo, nel filmato è stata ritagliata solo la parte centrale dello schermo e non ci si rende conto del fatto che il monitor è tondo...

Per concludere:

1) IBM nel 1965 mette in vendita il primo terminale grafico commerciale costosissimo e collegato al suo sistema 360, preceduta dal terminale sperimentale di Digital nel 1961.

QUESTI sono i "primi terminali grafici".


2) Engelbart nel 1968 presenta il primo terminale grafico concepito per uso personale

3) Nel 1973 Xerox usa la tecnologia del terminale grafico, ormai consolidata da una decina di anni, per implementare la prima macchina che usa la metafora della scrivania.

Affermare dunque che lo Xerox abbia proposto "La prima interfaccia grafica" è una sciocchezza.

Questa è la mia visione che tanto pare abbia infastidito Alberto, credo di averla esposta in modo organico, se la visione di Alberto è un'altra che ce la spieghi e sarà un piacere, se mi convince, scusarmi per il malinteso.

bob

5 commenti:

  1. Forse definirla imprecisione invece di sciocchezza sarebbe stato piu' diplomatico

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  2. Ivan se dire a qualcuno che ha detto una sciocchezza è diventato un insulto credo che stiamo un poco esagerando. Se giri questo blog trovi un sacco di genete che lo ha fatto con me, quando mi hanno convinto ho pubblicato la rettifica, quando non mi hanno convinto ho aperto un dialogo, ma mai mi sono incazzato e mai ho bloccato la persona sui social, non se nemmeno come si fa francamente.
    Qui la stupidaggine della affermazione è talmente ovvia che Alberto ha preferito prendere puerili scuse per non rispondere. Peccato...

    bob

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  3. Dadda lei non è un diplomatico e a volte da l'idea che le affermazioni le ponga più per rompere le scatole più che per dialogare. Forse si era indignato per la castroneria su Jobs?

    Anche a me - modesta opinione - pare evidente che l'OnLine abbia un'interfaccia grafica. Secondo me il malinteso è forse dovuto al fatto che l'acronimo gui è nato insieme al Mac (o almeno credo).

    PS
    Mi è piaciuto molto il richiamo a Wikipedia, che personalmente stimo come strumento e come contenuti ecc ecc, ma francamente mi è parsa una fonte un po' grossolana (come granularità) per la natura del quesito per essere chiamata in causa per risolvere autorevolmente la questione. Mi è parsa una cosa molto ingenua.

    Franco

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  4. Non sono indignato per nessuna affermazione, Jobs è stato in Xerox Park e lo ha più volte raccontato, non scrivo per rompere le scatole, ma per dialogare e la cosa è dimostrata dal fatto che non sono io che evito il dialogo!

    Quella voce di Wikipedia descrive molto bene la macchina, mi sfugge totalmente, in questo contesto, il concetto di granularità.

    bob

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  5. Per GUI, Graphics User Interface, si intende la modalità con cui l'utente interagisce con la macchina, in contrapposizione alla modalità a linea di comando dove l'utente, per copiare un file o lanciare un'applicazione deve digitare con una tastiera i relativi comandi. Con una GUI e con un mouse posso eliminare un file trascinandolo sopra al cestino o posso lanciare un'applicazione facendo un doppio click sopra la sua icona. La gestione del display a singolo pixel piuttosto che a singolo carattere non costituisce una GUI anche se è una parte essenziale di essa: una GUI necessita di una scheda grafica, ma una scheda grafica da sola non costituisce una GUI. Io la penso come il professor Alberto D'Ottavi e per me la prima GUI è quella della Xerox.

    Stefano

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