martedì, agosto 10, 2010

Furto di visibilità, ma mi facci il piacere...


Una amica psicologa che insegna sociologia e si occupa in particolare da moltissimi anni delle dinamiche della rete ha letto il mio post di ieri e mi ha telefonato facendomi notare un paio di cose interessanti che mi erano sfuggite.

La prima osservazione riguarda la cattiveria che i commenti di Michele dimostra. Paola mi ha chiesto se gli avessi portato via la fidanzata.

Effettivamente a leggere bene i messaggi si nota una volontà di ferire squallida e determinata. Mi si attacca sull'età e sulla carriera.

Ebbene io sto benissimo con i miei quasi sessant'anni, anche perché non avevo altre alternative che morire prima, e sto benissimo con quello che ho fatto e che faccio, non sono mai stato alla ricerca di grande visibilità, mi piace la sostanza delle cose. Poter dire per esempio di avere messo la prima banca italiana a muovere denaro in rete (seconda in Europa) in un momento nel quale la cosa sembrava a tutti impossibile mi importa molto di più di avere glisterminati elenchidi convegni ai quali hanno partecipato come relatori che caratterizzano il curruculum di molti guro di casa nostra. Certo se avessi saputo che la strada della consulenza, dell'insegnamento e del giornalismo, ai quali mi dedico da un paio di anni a tempo pieno, era così gradevole lo avrei fatto molto prima...

Se io sto bene e di conseguenza gli squallidi attacchi personali scivolano via senza toccarmi (anche perché come diceva la mia maestra delle elementari "Raglio d'asino...") ci sono persone che soffrono per l'età e per la propria mutata condizione professionale: cercare di portare attacchi personali del genere denota un avvilente squallore che per molti anni in rete non abbiamo visto!

La seconda osservazione è che le sembra un poco surreale la teoria del furto di visibilità, peraltro mai da nessun sociologo sembra nemmeno averla ipotizzata in letteratura, da parte di un signore che ha l'hobby di farsi fotografare con persone influenti o importanti per mettere poi la fotografia in bella vista sulla testata del suo blog e mi ha mandato la foto che vedete qui sopra scaricata questa mattina.

Quello di sinistra è Michele Ficara Manganelli, quello di destra non so bene chi sia, ma se ce lo ha messo lo considererà in qualche modo influente, visto che guardando le foto (che cambiano al refresh della pagina) salumieri e operai della Breda non se ne vedono...

Il surreale di questa storia è che le miei domande e osservazioni sono sempre state ragionate e più che garbate (sfido chiunque a dimostrare il contrario) e le risposte non sono mai arrivate: più comodo scappare, ma almeno sarebbe bello non farlo in modo tanto ignobile...

bob

PS per non essere accusato di furto di visibilità non posto il link nei commenti di Michele, come credo sarebbe doveroso, per favore qualcuno che non ha paura di questo anatema lo avvisi! Grazie...

2 commenti:

  1. Ma quella sul sito non è una maschera di cartone con cui si fanno fotografare i "Vips" :-?

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  2. Per completezza ... ho scritto a Michele sull'argomento credo abbia senso pubblicare anche qui la mia posizione.

    saluti

    a


    Ciao Michele,

    ci conosciamo da anni, abbiamo lavorato insieme e, nonostante stili profondamente diversi credo che nessuno abbia mai messo in discussione le capacita' professionali dell'altro.

    Nei primi anni della mia carriera professionale ho avuto la fortuna di lavorare in una societa' che organizzava eventi e ci sono 3 persone che considero come miei grandi maestri e che mi hanno insegnato la cosa piu' profonda che possiedo, la cultura della rete.

    Oltre a Gigi Tagliapietra e Marco Zamperini, la terza persona che mi ha profondamente illuminato nei primi passi della mia carriera professionale e' stato Roberto Dadda. Nel ruolo che svolgevo c'era anche processare i dati delle valutazioni. I tre erano sempre in testa a tutte le graduatorie, questo significa che non ero solo io a considerarli GURU. Negli anni ho continuato a seguire quello che scriveva e non ha mai perso lo smalto e la profondita' della sua cultura della rete.

    Vedere ora questo scazzo tra te e bob e' per me come se qualcuno che conosco stesse picchiando la mia maestra delle elementari. Mi fa male allo stomaco. Credo che a parecchia altra gente questa discussione sembri inopportuna nei modi e nei toni. Io ho il vantaggio di non incrociarvi piu' ai convegni perche' vivo dall'altro capo dell'oceano. Mi prendo quindi l'onere di mettermi in mezzo.

    A quanto ho visto, l'origine della discussione e' incentrato su una domanda semplice che ti ha fatto Bob ... "CHI SONO I MEMBRI DI ASSODIGITALE". Stante che Assodigitale prende e pubblica spesso posizioni, credo che sia piu' che lecito chiedere quali siano le persone o le imprese rappresentate dall'associazione, senza sentirsi accusati di furto di visibilita', di essere vecchi pensionati decadenti o di altri discorsi senza senso.

    Non credo sia un problema pubblicare l'elenco dei membri di Assodigitale e fumare la pipa della pace. Di tutto ha bisogno la rete tranne che di uno scazzo tra bande (anche perche' vedo tra le tue fila qualche teppista digitale che preferirei non avere dalla mia parte dato il noto ... dimmi con chi vai e ti diro' chi sei).

    Un saluto dall'altro lato dell'oceano

    Andrea Corno

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