giovedì, settembre 30, 2010

In cerca di una microsim...


Ebbene ho ceduto e mi sono comperato un iPad e devo dire che è proprio un oggetto interessante che è subito entrato nella mia vita quotidiana.

Ieri mattina sono uscito per andare a cercare un contratto per collegarlo alla rete cellulare.

Avendo usato per anni una chiavetta H3G e utilizzando la connessione praticamente solo in città (fuori dalla città la rete 3 è ancora molto povera e si finisce per essere sempre in roaming cosa dai costi proibitivi), mi è venuto spontaneo andare prima di tutto da 3.  Gli amici mi avevano parlato bene dell'offerta da 3G al mese per 5 euro.

Sono entrato in un negozio 3 dove ho inizialmente trovato una graziosa signorina che aveva però una idea piuttosto vaga dell'argomento del quale stavo parlando.  Tra l'altro pensavo anche di poter chiudere il contratto della chiavetta ed ho scoperto che non è possibile farlo in negozio, ma che è indispensabile telefonare al 133 e andare in posta per fare una raccomandata con ricevuta di ritorno, chiedo l'indirizzo, non lo sanno, chiedo se devo restituire o meno la chiavetta, non lo sanno e mi dicono che lo devo chiedere al 133.  Telefono al 133, attesa, musichetta ossessiva. L'operatore è gentilissimo, mi fornisce immediatamente l'indirizzo, ma alla domanda di cosa devo fare con chiavetta e sim mi dice che devo chiedere a un negozio.  Siamo in loop, tipo "Comma 22"!

La cosa tra l'altro mi pare assurda, persino per estinguere un conto in banca basta andare in filiale e firmare un documento, ma temo che questa assurdità sia comune a tutti gli operatori.

Dichiaro di volere un contratto per un iPad e di avere la partita IVA.  Mi viene subito proposta la soluzione di 3G mensili per 5 euro, ma poi mi si dice che è una ricaricabile e che ogni mese avrei dovuto telefonare per dare il numero della mia carta di credito per ricaricare.  Faccio presente che la cosa è praticabile perché me ne dimenticherei certamente e che ho chiesto un contratto.  La cosa è troppo difficile per la signorina che chiama quello che credo sia il suo capo.

Mi viene proposto un contratto a tempo, faccio presente che lo vorrei a traffico.  Il signore assume la configurazione "maestrina con la penna rossa" e mi dice con un'aria che mi ha ricordato il mio professore di meccanica razionale: "non esistono contratti a traffico, ma solo contratti a consumo" e che comunque non ne vale la pena, cosa me ne faccio di tanti Giga.   Stranito dalla reazione e dai modi a dir poco scortesi me ne vado ed uscendo penso che mai nella vita ho incontrato un salumiere che mi abbia detto "Tre etti di crudo, ma cosa se ne fa di tre etti di crudo?".

Io sono legato sentimentalmente a Telecom: ho telefonato SIP fin da quando ero bambino e mi hanno dato la mia prima linea ISDN, la mia seconda scelta è stata quella di entrare in un negozio Telecom Italia.

Stessa richiesta, risposta telegrafica: "No non abbiamo nulla che vada bene a lei!".   Confesso di essere rimasto basito, sono infastidito dai venditori che cercano di convincerti a tutti i costi che lui ha il meglio per me, ma almeno accennare a provarci mi sembrerebbe doveroso.

Non mi restava che Vodafone e sono andato al negozio Vodafone ONE di corso Buenos Aires poco confidente, lo confesso.  Mi sono dovuto decisamente ricredere.

Non solo ho trovato due ragazzi gentilissimi e motivati, ma ho anche scoperto che Vodafone offre per 15 euro al mese una connessione praticamente flat che mi sembra molto meglio di quanto mi offrisse H3G.

In ogni caso quello che mi ha colpito è la radicale differenza nell'atteggiamento nei confronti del cliente...

7 commenti:

  1. Ma non è vero che ogni mese devi chiamare per ricaricare la schedina 3. Puoi caricarla subito, che so, per 100 euro e usarla così per 20 mesi!
    Io ce l'ho da mesi e non ho mai fatto una ricarica.

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  2. E no, la "praticamente flat" di Vodafone e molto meno conveniente dell'offerta H3G: *molto* meno conveniente.

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  3. Sarò veloce:
    1) Non consiglio contratti con 3. Per esperienza personale uscire da loro è come fuggire da Alcatraz. Fatto una volta non entrerò mai più in un negozio 3.
    2) In tanti blog si è parlato di microsim introvabili. E la soluzione è stata quella di tagliare una sim. Non è elegante come soluzione ma sembra che funzioni.
    3) Non credo che la "conoscenza" sia legata ad un operatore. Ad Infostrada ho trovato al call center un ragazzo gentile e molto preparato. Allo stesso call center alcune sua colleghe non sapevano la differenza tra una router ed una lavatrice.
    4) Sono contento che tu abbia comprato un Ipad. E' un oggetto che mi incuriosisce ma che, anche leggendo su molti blog, non sono riuscito a sapere alcune cose. Tutti copiano le recensioni degli altri. Ma nessuno ne parla con diretta esperienza. Può darsi che nel corso del tempo ti chiederò qualcosa. Sempre se la cosa non ti arrechi disturbo.
    Buona serata
    Dany

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  4. "Confidente", alla sua età usa questi mediocri inglesismi?

    Raffaele d.

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  5. Cara maestrina dalla penna rossa come può trovare su qualsiasi dizionario dei neologismi è un classico falso amico che con il tempo ha aggiunto un significato.

    Bob

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  6. Io, sul mio iPad (il secondo, il primo era solo Wi-Fi), ho preso la "vecchia" Sim di Tre e l'ho ritagliata con le forbici trasformandola in una microsim. Funziona perfettamente, è vero che è una ricaricabile ma non devi certo ricarcarla ogni mese. Se ci carichi 50 euro, per 10 mesi sei a posto.
    Adesso ho comprato un'altra sim, sempre tre e sempre "ritagliata" per farne una microsim, sulla quale attivo l'opzione "super internet" quando necessario, cioè quando capita di esaurire i 3 Gb disponibili.
    Comunque call center e personale dei negozi raramente sono preparati. Meglio cercare sui siti web degli operatori, almeno sono (dovrebbero essere?) più affidabili...

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  7. Anche io sono molto attirato da iPad, ma son convinto che lo userei più che altro per navigare usandolo al posto del pc che altrimenti è lentissimo, ed il fatto di non poter vedere i contenuti in flash mi frena l'acquisto onestamente

    Tornando in tema: non so, la cosa dell'atteggiamento diverso secondo me è una questione molto opinabile nel senso che magari vai in un'altro paesino e li la situazione si cavolge... purtroppo dipende esclusivamente dal pi**a che ti trovi di fronte.

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