mercoledì, novembre 15, 2006

Bill lancia un allarme bolla...

In un recente incontro con i giornalisti Bill Gates, parlando della acquisizione di YouTube da parte di Google ha affermato in buona sostanza che ci troviamo di fronte una nuova bolla speculativa basata sulla sopravalutazione di un servizio in funzione del traffico che genera.


Se andiamo a cercare su Wikipedia troviamo una classica definizione di bolla:

“Si definisce bolla speculativa una particolare fase di un qualsiasi mercato caratterizzata da un aumento considerevole e ingiustificato dei prezzi, dovuto ad una crescita della domanda repentina e limitata nel tempo.”


Le bolle speculative non le abbiamo inventate noi informatici della rete, si ripetono nella storia della umanità con sorprendente regolarità. La prima bolla accuratamente documentata è stata quella dei tulipani nel diciassettesimo secolo in Olanda dove la domanda di bulbi crebbe in modo smisurato per poi cadere improvvisamente e lasciare molti sul lastrico e pochi molto molto ricchi. Poi venne la South Sea Company seguita dalle compagnie ferroviarie: beni diversi, meccanismo identico.


Francamente non mi pare proprio di intravvedere nelle recenti acquisizioni in rete nulla di simile a una bolla. Il fatto di pagare il traffico è assolutamente usuale: in rete si paga il numero di utenti, nei media la diffusione e la conseguente raccolta pubblicitaria, nel mercato delle saponette il market share... facce diverse dello stesso parametro!


A Bill i servizi gratuiti in rete proprio non piacciono, dopo avere criticato la acquisizione di TouTube ha punzecchiati anche i servizi in rete, in particolare quelli che offrono elaborazione di testi e fogli elettronici.


Personalmente credo che servizi come Google Doc, anche se ancora relativamente primitivi, possano, in un mondo fatto di connessione sempre più permanente, offrire una alternativa estremamente valida agli enormi package software che ci vengono offerti.


Se da un lato Bill sembra non capire il mondo dell'open source e del gratuito non può certo passare inosservata la significativa legittimazione dello stesso fenomeno offerta dall'accordo con Novel!


Caro Bill..

  • no non credo che ci sia una bolla speculativa che si sta gonfiando
  • credo che i servizi on line siano solo all'inizio e che presto cambieranno radicalmente il nostro modo di concepire il software
  • penso che la loro semplicità possa piacere e molto e secondo me dovresti in qualche modo mutuarla nei tuoi prodotti

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