martedì, maggio 08, 2007

Blog e news, ho ancora qualche dubbio... parte seconda.


Quando vado controcorrente ho sempre il dubbio di sbagliare e la cosa mi è puntualmente successa ieri quando ho messo in dubbio il futuro dei blog come fonte di informazione. Il commento di Emanuele mi ha particolarmente colpito: lui sembra convinto che io mi sbagli totalmente e bayle arriva addirittura a predire il mio rinnegare presto il post.

L'idea mi è frullata in testa tutto il giorno e confesso che non sono ancora convinto, anzi resto della mia idea.

Francamente non capisco come il mondo dei blog possa diventare una fonte accurata e tempestiva di notizie. Raccogliere notizie è una operazione complessa, costosa e fortemente tecnologica. Prima dell'avvento delle agenzie di stampa e dei telegrammi i giornali davano le notizie con grande ritardo e cominciavano spesso con frasi del tipo "Viaggiatori provenienti dalla Cina riferiscono che...".

Poi vennero le agenzie di stampa, in Italia la storica Agenzia Stefani, e le notizie cominciarono ad essere più tempestive e i pezzi finivano con la citazione della fonte "(telegramma Stefani)".

Oggi le cose sono ulteriormente evolute: le televisioni hanno corrispondenti e troupe pronte a saltare in macchina o su un elicottero sparse ai quattro angoli della terra: pensare che un blogger possa disporre di opportunità anche vagamente simili è velleitario.

Certo un blogger può essere casualmente sul luogo della notizia con la sua macchina fotografica nello zaino, può raccogliere materiale e pubblicarlo immediatamente, ma si tratta di casualità non di opportunità sistematiche.

Del resto in occasione del ballottaggio francese i blogger invitati sono stati ospitati dalle televisioni ed hanno ottenuto le notizie esattamente nello stesso momento nelle quali le ho ottenute io via satellite.

Resto del parere che se vogliamo competere con i giornali di carta dobbiamo farlo con la terza pagina, non con la cronaca!

Dove sbaglio?

bob

4 commenti:

  1. No Roberto... probabilmente sono stato poco chiaro. Quando ho detto che "immaginavo dove sarebbe finito il post" lo dicevo in senso positivo. Ero d'accordo con quanto detto da te e lo sono tutt'ora.
    Sono però convinto che i tempi cambieranno e che, in futuro, i blogger non si sentiranno più, come oggi, un fenomeno particolare, bensì saranno così integrati (ed il "fare blogging" sarà così comune) che ci si concentrerà un pizzico meno sul "ma quanto sono fortunato che mi hanno invitato quelli della BBC Network"... e ci si focalizzerà di più sul contenuto. Insomma, *tutti* avranno un blog prima o poi... e così, non sarà necessario/utile mettersi a raccontare che "in quanto blogger" loro hanno ricevuto un invito ed un trattamento particolare. Sarà cosa comune essere blogger.
    Non so se rendo bene l'idea... se non è chiaro, basta un fischio e ci provo ancora.
    Ciao,
    P|xeL

    PS: secondo me la capillarità con cui la blogosfera riesce a ricoprire il territorio sarà un punto a favore quando si tratterà di avvenimenti "dell'ultim ora". Non è necessaria tanta tecnologia... piuttosto, sul posto, si troverà già il cittadino X con il suo bel blog pronto a parlare di qualcosa appena avvenuto. Un bel vantaggio rispetto al giornalista che oltre ad aspettare la soffiata, dovrà correre per fare due interviste. Non trovi?

    RispondiElimina
  2. Egoisticamente (per la professione...) dico che hai ragione.
    E non basta nemmeno il fatto che i blogger "coprano" il territorio.
    Credo ci sia ancora bisogno di una professionalità per far emergere dal flusso degli eventi le notizie.

    Piuttosto lo strumento blog potrebbe realizzare l'utopia (almeno in Italia) di separare - o meglio distinguere - le notizie dai commenti. Che in Italia si confondono spesso e volentieri.

    RispondiElimina
  3. Sono d'accordo su una cosa importante: la professionalità. E' innegabile la necessità di fonti serie ed attendibili per fare vera informazione. Sono anche d'accordo sul fatto che spesso, commenti e notizie vengano confusi, ma a questo, è il giornalismo che ci ha abituati e non è colpa dei blogger: vedasi direttore Tg4 che per ogni notizia commenta con la sua opinione personale.
    La professionalità dei blogger secondo me, si andrà affinando nel tempo. Avete provato a guardare la blogosfera di 5 anni fa e quella di adesso? Si faceva molto meno informazione e si tendeva, per lo più, ad essere commentatori.
    L'evoluzione della blogosfera dovrebbe suonare, imho, da campanellino d'allarme. No?
    Ciao,
    P|xeL
    PS: sebbene riconosca la professionalità dei giornalisti (ma anche qui, non facciamo di tutta l'erba un fascio...), conosco tante persone che stanno abbandonando la lettura dei giornali per mezzi d'informazione "alternativi".

    RispondiElimina
  4. Beh, Roberto, io ho detto la mia opinione, ma non è detto che sia vera; piuttosto, io ho provato a dare una visione che, come la tua, può rivela rsi vincente.
    Il mio però non è un pendere decisivamente da un lato della questione, con questo voglio dire che secondo me probabilmente i blog diventeranno più tempestivi dei giornali, ma non è assolutamente detto.
    E non baso la mia opinione su delle prove certe, ma sul mio sesto senso. Può sembrare strano e ascientifico, ma non abbiamo realmente indizi che ci conducano ad affrontare la questione con un certo rigore, degno dell'argomento.
    La blogosfera tutta potrebbe evolversi nettamente o scomparire dopodomani. Non ci è dato saperlo.
    Io la penso così. :)

    RispondiElimina

Qualche esperimento...