sabato, luglio 21, 2007

La sindrome del link a ogni costo!


Dopo cento anni le catene di Sant'Antonio continuano in rete e restano, a mio modo di vedere, abbastanza fastidiose...

Le prime che si ricordano sono quelle apparse durante la prima guerra mondiale: un preghiera per la pace mandata per posta con l'invito a ricopiarla per mandarla agli amici perché facessero lo stesso, si racconta che l'idea fu di un ufficiale statunitense. La cosa venne addirittura considerata dalle autorità un modo del nemico per diffondere il pacifismo e fiaccare il morale delle truppe.

Da allora ogni tanto riappaiono. Negli anni cinquanta cominciavano con "Recita tre Ave Maria a Sant'Antonio..." e da qui è nato il nome, nei paesi anglosassoni le chiamano chain letter, lettere a catena. Per qualche tempo vennero usate come supporto le banconote da mille lire, l'avvento della fotocopiatrice ne rese più facile la realizzazione, il fax diede un impulso decisivo e ci siamo trovati per anni a buttare via la nostra costosa carte termica per ricevere documenti non richiesti e assolutamente inutili.

L'avvento della rete e della possibilità di diffondere documenti a costi bassissimi e indipendenti dal numero di destinatari non poteva che riaccendere la passione di chi, per motivi che francamente mi sfuggono, non vede l'ora di generare inutile rumore.

Da qualche tempo la cosa ha fatto la sua comparsa anche nel mondo dei blog e sta assumendo forme sofisticate come quella proposta da Blog-Blond che sta generando una nube di link artificiosamente incrociati.

Queste cose continuano a non piacermi perché generano una distorsione artificiosa nei rapporti tra blog: preferisco restare con i miei pochissimi lettori che vengono qui a leggere perché sono per qualche motivo interessati piuttosto che ricevere visite assolutamente disinteressate portate solo dal fatto che qualcuno mette un mio link in un post solo perché perché io metta il suo nel mio.

La cosa mi ricorda il tempo pre-Google quando per arrivare in testa alle ricerce più comuni di Alotavista qualcuno metteva la parola "sesso" scritta mille volte in nero su nero nello sfondo della prima pagina...

2 commenti:

  1. D'accordo con te e spero che Technorati e lo stesso Google in futuro riescano a filtrare contenuti del genere che in realtà non portano "informazioni" ma soltanto link.

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  2. condivido, ma non mi piace allo stesso modo la ritrosia a linkare, sia quando si dice qualcosa di positivo, sia quando si fornisce un'opinione negativa su qualcosa.

    Le catene sono per lo piu' inutili e fastidiose, ok, ma il pingback e' altrettanto spesso una forma di cortesia e rispetto.

    E' possibile che ne sottovaluti il valore a causa della piattaforma che utilizzi?

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