Gpay: il cellulare come sistema di pagamento...
Google entra nel business dei pagamenti con il telefono cellulare, la cosa è certamente molto interessante anche se di fatto già il telefonino che abbiamo in tasca oggi, senza nessuna aggiunta di software, potrebbe essere un sistema di pagamento efficace e sicuro. |
Il 30 agosto è stato pubblicato un brevetto che potrebbe segnare una svolta nel mondo dei pagamenti: Google ha brevettato un sistema per effettuare pagamenti utilizzando il proprio telefono cellulare.
L'idea è quella di utilizzare un telefono speciale con a bordo software dedicato.
Il fatto che l'iniziativa sia nelle mani di Google è certamente molto significativo: Larry Page e Sergey Brin sono seduti su di una montagna di denaro e su di una montagna di utenti e la loro discesa nel campo dei pagamenti via telefono cellulare potrebbe essere lo scossone che questo mondo aspetta da troppo tempo.
Vale la pena anche considerare che il telefono cellulare, fin dalla introduzione dei messaggi SMS nei primi anni novanta, ha tutte le potenzialità per essere utilizzato come strumento di pagamento personale. La regola classica della sicurezza dice che si deve basare si un oggetto che si possiede e una informazione che si conosce. Nel caso del bancomat l'oggetto è la carte e l'informazione è il PIN.
Lo stesso vale ovviamente per il telefono cellulare.
Immaginate di essere sul momento di pagare in un negozio, reale o virtuale che sia: al momento del pagamento vi viene fornito un codice generato ogni volta, voi lo rispedite come messaggio SMS ad un numero, gestito probabilmente dagli stessi enti che oggi gestiscono la validazione dei pagamenti elettronici tradizionali, dove un server si farà carico di validare il tutto e di comunicare al venditore l'avvenuto pagamento.
Ovviamente gli schemi possono essere diversi, più o meno complessi e si potrebbe ipotizzare l'utilizzo di ulteriori codici di sicurezza per pagamenti di importo rilevante, esattamente come si fa oggi in alcuni siati di Home Banking.
Il tutto avrebbe la stessa sicurezza di un pagamento bancomat ed una sicurezza ben superiore a quella del pagamento con carta di credito che si basa solo sul possesso della carta e su una firma che viene sempre meno controllata dai venditori e che comunque, essendo riportata in chiaro sul retro della carta, è facilmente imitabile.
Il negoziante può essere connesso a una rete dedicata, a Internet o semplicemente utilizzare un altro cellulare. In questo ultimo caso il sistema di potrebbe applicare anche ai trasferimenti di denaro tra privati.
Di questa possibilità si parla ai convegni da anni, io la ho riportata in decine di presentazioni, ma per qualche motivo che mi sfugge nessuno ha ancora percorso con decisione questa promettente opportunità.
Speriamo che la discesa in campo di Google sia il giusto sasso in questo stagno...
bob
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