mercoledì, novembre 07, 2007

La firma è una cosa seria!

Questa sera solita discussione a cena con amici: la rete non è sicura e chi dice come te (che sarei poi io) che si potrebbe persino votare in rete in tutta sicurezza dice una stupidaggine.

Personalmente sono fermamente convinto che ci siano tutte le tecnologie per rendere un eventuale uso della rete per elezioni e referendum sicuro almeno quanto l'attuale meccanismo cartaceo. Il meccanismo potrebbe essere congegnato intorno alla firma digitale che ci potrebbe e dovrebbe essere assegnata dall'amministrazione pubblica e conservata in una carta di identità a microchip. Ovviamente il vero problema è che non tutti possono o vogliono avere accesso alla rete e di conseguenza una votazione solo in rete è una utopia.

Uno dei miei amici ha citato un sito on line da pochi giorni che raccoglie petizioni per la caduta del governo e lo svolgimento di nuove elezioni ed ha affermato che in un'oretta di buona volontà la stessa persona potrebbe firmare la petizione decine e decine di volte.

Ho fatto qualche test ed effettivamente il sito è un poco naive: non esiste alcun serio controllo come per esempio una email di conferma (che comunque non assicurerebbe la unicità del voto, tutti abbiamo più di una email): immettendo dati identici variando solo la email e mettendone una di pura fantasia si "firma" regolarmente!

In parole povere il numero di firme raccolte non ha alcun serio valore.

Ho fatto una passeggiata sugli altro siti si petizione in rete ed ho visto che anche altri siti simili hanno lo stesso problema che li rende di fatto assolutamente incapaci di fornire dati credibili.

Francamente credo che applicazioni di questo genere facciano più male che bene sia a chi ha l'iniziativa di proporre una petizione perché ne mina la credibilità, sia alla rete che rischia di vedere la sua, spesso ingiustificata, nomea di insicurezza riconfermata.

bob

NOTA per Marco

Marco non sapevo che l'iniziativa fosse tua, lo ho scoperto stamattina su Pandemia, sarebbe comunque bello sapere cosa pensi del problema della affidabilità della corrispondenza una persona - una firma in iniziative come questa.

6 commenti:

  1. D'accordo su tutto, peccato però che poi basti dire a un telegiornale che su internet sono stati raccolti chissà quanti milioni di firme e l'effetto è garantito - anche in termini di entusiasmo per il successo indotto in chi ha aderito con la convinzione di fare una cosa seria...

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  2. @ Fabio:
    certo .. specie se (magari) il TG è il tuo ;-)
    ma poi, o è Internet la scusa, o è una ricerca del tale o del talaltro o sono "voci non cofermate": ogni scusa è buona per creare una notizia
    @ Roberto Dadda:
    peccato che l'esperienza USA dimostri che quando le modalità elettroniche di voto si sono sostituite a quelle cartacee la sicurezza non è aumentata, anzi .....
    Certo, negli USA il voto cartaceo manco lo hanno raccolto(e sto parlando di elezioni politiche , non di sondaggi): hanno unicamente elaborato input anonimi su macchine 'closed source' .... bah .. posso esprimere qualche perplessità di metodo.
    Anche le modalità con le quali si è introdotto il voto elettronico in Italia mi hanno fatto rabbrividire ...

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  3. Però di una cosa sono contento comunque: del fatto che dell'iniziativa si parlerà comunque molto, sia contro che a favore, e un po' dell'attenzione (soprattutto nelle critiche) andrà anche al tema sollevato in questo post. Qualcuno di più si interesserà all'argomento, e la consapevolezza generale crescerà (oggi indosso degli occhiali con filtro ottimista :)

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  4. Certo che con Marco Camisani Calzolari tu hai davvero qualche problema psicologico... O in un modo o nell'altro alla fine non lo molli. Prometti di farlo, ma poi è più forte di te e, girandoci intorno, alla fine, devi rompergli le balle. Amico, vai a farti vedere perché un problemino ce l'hai sicuro...

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  5. @fabio & doctor assolutamente d'accordo con quanto esponete, la mia visione è molto più semplice e molto più sicura insieme e si dovrebbe basare sulla disponibilità di un certificato di firma digitale che dovrebbe esserci consegnato alla nascita dalla amministrazione dello stato.
    Certo resta il problema di chi non ha Internet e della impossibilità di valutare eventuali costrizioni lontano dai seggi.

    @anonimo la stupidità del tuo intervento si commenta da sola, potresti anche dire cosa pensi del problema che ho sollevato che mi sembra più che giustificato e motivato, forza puoi farcela credimi... persino tu!

    bob

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  6. bah, una carta con il chip ce la danno già (o forse due: patente e carta per i servizi sanitari), inserirci un certificato digitale costerebbe un'inezia ... sostituire 56 milioni di carte per gli inevitabili adeguamenti alle variazioni degli standard e per un filo di sicurezza extra costerebbe, invece, un filino di più ;-) Si potrebbero abilitare un sacco di servizi interessanti.
    Per il voto, la firma elettronica, però, non la vedo bene: 1) addio voto segreto 2) già ora le firme elettroniche (che servono in pratica solo per firmare i bilanci delle società) le gestiscono i commercialisti .... (hai presente il fenomeno del "voto di scambio"? ;-))
    ciao

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Qualche esperimento...