sabato, dicembre 22, 2007

Compero solo oggetti ricaricabili dalla porta USB...


Ogni tanto salta fuori un articolo che ci racconta di improbabili caricatori senza fili: si tratta di tavolette sulle quali basta appoggiare un telefono, un iPod o una macchina fotografica perché la batteria sia ricaricata.

Basta andare su uno dei tanti siti che illustrano una delle proposte per capire che la soluzione è molto lontana dal divenire qualche cosa di praticamente utilizzabile. I vari sistemi presentati probabilmente funzionano abbastanza bene, ma il problema non è dal lato della tavoletta, ma da quello delle apparecchiature da caricare che non hanno l'apparato necessario per assorbire la energia dalla tavoletta e usarla per caricare la batteria. Al momento l'offerta prevede complicate e ingombranti operazioni di retrofit.

Certo se i produttori si mettessero d'accordo potrebbero introdurre la apparecchiatura come standard, ma francamente pensare che questo possa succedere a me pare molto improbabile. Qualche oggetto ricaricabile senza fili apparirà sul mercato, ma ogni apparato avrà il suo e usarlo potrebbe diventare ancora più scomodo di quanto non lo siano i caricatori tradizionali.

Del resto in un mercato come quello dei cellulari dove spesso gli alimentatori di apparati della stessa marca sono diversi un accordo generale pare davvero estremamente improbabile.

In realtà il vero problema non sta nel fatto che per caricare un oggetto debbo attaccarlo a alimentatore con un filo, ma nel fatto che tutti gli alimentatori sono diversi tra di loro. Tutte le volte che partivo dovevo portare un alimentatore per ogni oggetti. Gli alimentatori sono diversi nelle funzioni, ma molto simili nella forma e sono di solito identificati da codici demenziali che nulla hanno a che fare con il codice del prodotto al quale si riferiscono. In un viaggio a Dublino uno degli alimentatori si è bruciato e sono rimasto senza telefono perché non ho trovato da nessuna parte un caricatore per quel modello di Nokia.

Da qualche tempo ho trovato una soluzione che a me va benissimo.

Le porte USB di un qualsiasi personal, oltre alle che trasportare dati, offrono al device che ci attacchiamo una sorgente di energia a 5 V con una corrente massima di 500 mA.

Il cellulare che uso è un Sony Ericsson, il lettore MP3 un iPod, il navigatore da tasca un Mio, il telefono con il quale mi collego a Skype senza avere bisogno di un personal computer acceso un Belkin: tutto questo si carica tranquillamente dalle quattro porte USB del mio portatile Dell con cavi tutti identici.

Quando non voglio portare il PC uso un alimentatore piccolo piccolo della Aiino che mi offre due porte e un ampere di corrente, quando sono in macchina uso un convertitore che si infila nella presa dell'accendisigari ed esce con un paio di porte USB e quando sono lontano da una presa di corrente posso utilizzare l'impagabile batteria portatile della APC che si ricarica anche lei da una presa standard USB.

Se poi la corrente non mi basta posso utilizzare un hub USB esterno alimentato che aggiunge si un alimentatore, ma è uno solo ed è sempre lo stesso.

Se un cavo si guasta posso scambiarlo con un altro, se non ne ho un altro a disposizione ne posso trovare uno facilmente in qualsiasi parte della terra.

Piano piano la porta USB sta diventando uno standard per tutte le apparecchiature che del resto hanno bisogno quasi sempre oltre che di caricare una batteria anche di comunicare con il personal e il fatto che facciano tutte e due le cose con lo stesso cavo, identico per ognuna delle apparecchiature, a me pare una bellissima idea.

Credo che non compererò più apparati che devono essere ricaricati periodicamente e che non lo possano fare da una porta USB standard!

bob

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