Luoghi della memoria...
Ieri mattina l'esplosione di cariche esplosive messe al posto giusto ha fatto crollare il padiglione 20 della Fiera di Milano, quello che si chiamava "Palazzo meccanica".
Sono abbastanza vecchio per ricordare le visite alla grande "Fiera campionaria" di Milano quella dove c'era proprio tutto dalle novità dei telefoni alle vacche da latte, dai sempre bellissimo padiglioni dell'Eni e della Fiat alle macchine utensili che erano proprio nel padiglione 20.
Al centro della Fiera c'era una torre metallica con le insegne della Lux famosa per le sue penne biro con una decina di colori diversi: farsene regalare una da mio padre prima e comperarne una io poi è uno dei riti che mi sono rimasti per sempre nella mente.
Un altro evento legato proprio al padiglione 20 è stata una visita allo SMAU: credo fosse il 1978. Ricordo di aver dovuto dovuto girare un'ora tra scrivanie presidenziali in mogano scuro e avvolgenti poltrone in pelle nera per trovare il minuscolo stand dove Bianchedi, che sarebbe poi diventato un amico, esponeva il primo personal computer che ho visto in Italia: il PET della Commodore.
In uno SMAU di tempi successivi senza più mobili e con una folla incredibile quel padiglione veniva destinato alle banche ed è lì che presentammo l'home banking del Banco Ambrosiano Veneto, il primo in italia realizzato in tempi record e con tante entusiasmenti notti in bianco.
Vedere quel luogo crollare ieri in una enorme nuvola di polvere mi ha messo inizialmente un poco di tristezza, poi ho pensato che in fondo è bello che i luoghi evolvano e migliorino.
Certo ci sono luoghi nella mente di ognuno di noi che non si dimenticano: per me il Padiglione Meccanica è uno di questi.
bob
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