Twitter e CB...
Alla fine degli anni settanta ero I2DZR: la mia sigla da radiamatore fu il mio secondo nick name, il primo era stato Esaù nato nell'ambiente degli scout per una storia di scatole di lenticchie stufate barattate in una gelida notte in un gelido bivacco alpino, ma qui la storia si farebbe troppo lunga.
Noi OM guardavamo i CB con un poco di supponenza, ma io mi divertivo ad ascoltarli con il mio Geloso, tempi avventurosi e tecnologicamente coinvolgenti.
Qualche volta capitava di ricevere notizie di primissima mano. Ricordo ancora con emozione la tarda mattinata di un giorno di fine estate, credo fosse il 1967, nel quale la Banda Cavallero rapinò una banca a Milano e inseguita dalla polizia sparò più volte efrendo ed uccidendo ignari passanti. Un po' sui due metri e un po' sulla banda cittadina (e un poco ascoltando polizia e carabinieri che allora trasmettevano in chiaro, ma non ditelo in giro che non so se sia un reato ancora perseguibile...) seguii praticamente in diretta gli eventi.
Il giorno dopo in radio non si parlava d'altro: qualcuno affermava che presto giornali, radio e giornalisti non sarebbero più serviti perché le notizie sarebbero arrivate in diretta.
Sbagliavano come oggi, secondo me, sbagliano quelli che, affascinati dalla nube scomposta e indistinta di messaggi che si affollano su servizi come Twitter quando succede qualche cosa, pensano che ci si trovi di fronte al nuovo giornalismo.
bob
Quoto & Straquoto anche se c'è forse un po' di bailamme...
RispondiEliminaLa grossa differenza sono i numeri tra gli utenti dei 2 metri e quelli di Twitter... che oltretutto non hanno bisogno di propagazione come quelli dei 27... e altro che mettersi a fare DX
Detto questo 73 51 a tutti e un 88 alle gringhelle in ascolto che tra un po' mi metto sui 144
Prima però ti riquoto