martedì, novembre 25, 2008

Beata ingenuità!


Questa sera ho fatto un salto all'incontro organizzato da BAIA sul successo di facebook.

Una tavola rotonda un poco sconclusionata, ma con degli spunti interessanti

Una cosa mi ha però molto colpito. Quando ho invitato la platea a meditare sul fatto che di fatto non sono le dinamiche che cambiano, ma solo la dimensione del fenomeno ed hoi citato le chiacchiere al "Bar sport" il vecchio caro The Well e i news group ho ricevuto due reazioni che fanno meditare.

Luca Telese, moderatore, ha osservato che però al bar le notizie non si trovano, su Facebook si e una graziosa signora mi ha fatto notare che la grandissima differenza starebbe nel fatto che nel passato esistevano gli utenti anonimi, oggi no "perché è vietato".

A Luca vorrei fare notare che c'era un tempo nel quale, come mi raccontava il mio caro amico Arnaldo Giuliani, i giornalisti della cronaca si muovevano dall'ufficio e le notizie le scovavano anche nei bar!

Mi ha colpito infine il candore della signora convinta che il solo fatto di dover possedere un indirizzo email sul quale confermare l'iscrizione automaticamente renda veritiero il nome con il quale uno si iscrive. A parte il fatto che esistono servizi appositi che permettono di generare un account di posta che dura mezz'ora con il quale scriversi quanto tempo ci vuole da aprire un peter.pan@gmail.com o un giovanni.rossi@hotmail.com ed iscriversi così a Facebook o a qualsiasi altro sito che richieda una conferma mail?

Beato, e pericoloso, candore!


bob

9 commenti:

  1. E' normale sono gli utenti dell'ultima generazione, i neo entusiasti, lo siamo stati anche noi, occorre capirlo.
    Non ce la fai con la logica, lascia passare il tempo e vedrai che le opinioni cambieranno.

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  2. Non sono d'accordo con Luca Telese, dipende dai bar che si frequentano e a Brescia gli happy hours sono veri pensatoi, che costano la metà. Il rapporto qualità-prezzo è un dato estremamente rilevante, anche nei bilanci che, generalmente si fanno alla fine. A proposito chissà a che ora è la fine del mondo per quelli di Telescooter,
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  3. sì però gli utenti della nuova generazionesono qualche decina di milioni (almeno solo in italia) noi ervamo solo qualche sparuto migliaio ...

    quindi credo che le opinioni contino eccome se non fosse altro perchè questa è veramente (oggi) l'opinione pubblica ...

    :-)

    in realtà il fenomeno vero che si è evidenziato è che facebook ha ulteiormento abbassato la soglia di ingresso alla conversazione digitale depotenziando di fatto il concetto di blogstar come elemnto influente sull'opinione pubblica.

    e questo "forse" non fà piacere a molti che oggi devono a loro volta (come ha già dovuto fare anni fà la stampa mainstream ed analogica) confrontarsi con loro pari ...

    i tempi cambiano e le dinamiche digitali delle conversazioni si evolvono inevitabilmente ...

    per tutti ...

    :-)

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  4. Come dicevo ieri sera confondi il fenoneno con la sua entità: i fenomeni sono vecchissimi, l'entità e lo spettro delle persone coinvolte enormemente più grande.

    bob

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  5. "The Wall"? quello era un album dei Pink Floyd (e un film), dicevi "The Well"?

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  6. @paola Grazie! Corretto.
    Bello anche il disco però!

    bob

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  7. First construction (in Metal)?
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  8. Gent.mo sig. Dadda, io non conosco lei come lei non conosce me.
    Mi è stato segnalato questo suo intervento da un caro amico, che ringrazio, che si è fatto una grande risata leggendo quello che ha scritto.
    Sarei la "graziosa signora" che "si è presa la briga di chiedere il microfono" come scrive lei.
    Io invece mi definisco: "colei che ha osato contrastare il pensiero di un signore di una certa età, che ha un'esagerata considerazione di sè e che non sa ascoltare".
    Non ho mai detto quello che lei ha riportato qui sopra, non ho mai detto "perchè vietato", nei toni e con l'intento che ha riportato.
    Il mio intervento era solo finalizzato a evidenziare una delle tante differenze tra The Well e Facebook che lei, con troppa superficialità, stava accumunando.
    Ma non ho nè tempo e nè voglia di elaborare il mio pensiero in questa sede.

    Mi dispiace per lei caro Dadda, ma non solo la candida creatura ingenua e inesperta come mi dipinge. Ma evidentemente lo ha colto molto bene, se no non avrei scatenato la sua reazione piccata, ho forse messo un dito nella piaga senza volerlo?

    Mi stupisce che l'amico Ficara, che mi conosce bene, e che era presente in sala, non abbia rettificato quanto da lei erroneamente scritto, e nemmeno abbia corretto chi mi ha definita "utente dell'ultima generazione neo-entusiasta".

    Pazienza, sopravviverò.
    Buona continuazione!


    Loredana Gentile


    PS: so perfettamente che ci si può iscrivere in anonimato su facebook, credo di essere stata una delle prime in Italia ad usarlo.

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  9. C'ero anch'io e l'impressione è stata la stessa del Dadda e la risata pur trattenuta per rispetto al pubblico è stata fragorosa nell'ascoltare che la novità di facebook era il nome e cognome e quindi l'impossibilità di essere anonimi (parole testuali peccato non aver video ripreso questa pseudo conferenza) e visto la scarsa qualità del dibattito ho preferito andarmene lasciandovi alle vostre credenze.

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Qualche esperimento...