martedì, novembre 25, 2008

E lo spazzino divenne "operatore ecologico"... ATTO II

Luca Sartoni in risposta al mio recente post sui nanosocial mi scrive nei commenti:
Caro Roberto, per non farti fare la figura di quello che parla per sentito dire e di cose che non conosce, abbiamo pensato di estendere anche a te l'invito per il Nanosocial.

Non è mai stata nostra pretesa essere innovativi nella formula o nel nome ma semplicemente efficaci nella sostanza.

Alla fine dei due giorni di Nanosocial possiamo essere sicuri di aver conosciuto gli altri partecipanti avendo maggiori possibilità di interscambio culturale, intellettuale e personale rispetto ad altri eventi molto più partecipati.

Non abbiamo mai avuto l'intenzione di scoprire l'acqua calda e la tua partecipazione ci farebbe davvero piacere.

Alle persone che partecipano viene richiesto un poco di impegno perchè parlare davanti agli altri non è facile, così come spostarsi per tre giorni da casa e pagare di tasca propria le spese dell'esperienza.

Confidiamo nella tua partecipazione, anche per fare in modo che la prossima volta tu possa parlare di qualcosa per esperienza diretta e non per opinione preconcetta.

Ciao
Caro Luca, ti ringrazio per l'invito, ma, come ti ho già scritto, problemi di salute per fortuna ora risolti mi scosigliano di mettermi in viaggio per una città tra l'altro che amo moltissimo. Vorrei comunque chiarire il mio pensiero.

Tu cominci e finisci il tuo commento con una cosa che evidentemente ti sta molto a cuore sottolineare: mi accusi di parlare per sentito dire di cose che non conosco.

Vedi non è che per parlare o per esprimere giudizi su qualche cosa è necessario averla vissuta in prima persona perché se seguissimo il tuo ragionamento potrebbe essere oncologo solo chi ha avuto un tumore e potrebbero entrare nella squadra omicidi solo agenti che hanno ucciso qualcuno. I fenomeni possono essere giudicati anche dall'esterno per quello che se ne conosce e per come si presentano. Del resto anche tu se ti invitassero al congresso dei neonazisti bavaresi o dei pedofili neozelandesi probabilmente, ponendo un giudizio che tu definiresti preconcetto, non ci andresti. O no?

Il concetto che io voglio esperimere è molto banale: voi, come molti altri in rete, avete dato a una cosa normalissima un nome bizzarro e questo ha fatto si, non so se fosse nelle vostre intezioni o meno, che molti la abbiano ammantata di grande novità.

Leggo sul Sole, non sul bollettino della parrocchia, ma sul maggiore quotidiano economico italiano:
La prima è forse quella di definire, con parole nuove, cosa sia e come funzioni comunicare la conoscenza.


contemporaneamente attore e ascoltatore dei dibattiti in corso


Dopo i barcamp i Nanosocial potrebbero essere un passo ulteriore nella direzione della distribuzione delle conoscenze.


si sperimentano nuovi strumenti per esplorarlo meglio

Ebbene io sostengo molto semplicemente che stiamo dando un nome nuovo a cose che si fanno da sempre! Questo non toglie evidemente nulla al loro valore, è un ragionamento su un altro piano.

A questo aggiungo che a me il format non convince, ma si tratta di un parere assolutamente personale. Ascoltare qualcuno su argomenti del tutto casuali a me sembra francamente una grande perdita di tempo.

Il fatto che questo possa servire a qualcuno per vincere la ritrosia e il timore che prova nel parlare in pubblico sarà pure vero, ma i corsi per imparare a parlare in pubblico li faceva Maurizio Costanzo trent'anni fa e se ne fanno credo ancora molti.

Vero è infine che per partecipare la gente fa uno sforzo, ma questo non aggiunge nulla al valore della cosa: è la matrice cattolica diffusa in Italia che ci fa pensare che se qualche cosa è faticoso è per definizione positivo, il "fioretto" di buona memoria...

bob

82 commenti:

  1. Trattandosi del Sole, non di pizza e fichi, mi meraviglia non si sia svelato un evidente plagio del Pitching, format ben più collaudato, in tutto e per tutto simile al Nanosocial, non fosse che cambia il minutaggio degli interventi.
    Elisabetta

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  2. Aggiungerei... perchè non pubblicate i fondamentali contributi di conoscenza del nanosocial n.1, che l'intera blogosfera attende trepidamente di conoscere?
    Ma che senso ha una cosa del genere nell'era della comunicazione online?
    A me sembra un mero pretesto per pseudo-socializzare con illustri quasi-semi-sconosciuti e stop.
    Che discussione potranno mai fare 19 persone in 13 minuti, meno di uno a testa per esprimere un concetto, su ciascun singolo contributo?
    Peraltro ignoto a priori a tutti?
    "Ciò non significa che siano VIETATI i tecnicismi: se li mettete, assicuratevi che siano interessanti per l’audience."
    Sì, bravi. E come?

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  3. Essendo costretti i 19 ad ascoltarsi timdi ed insicuri, esiste, Frap1964, la possibilità per loro di ammorbarsi vicendevolmente con gare di ego; è risaputo che dietro ad ogni timido, si nasconde un insopportabile narciso...pensa a dovertene sorbire 19 tutti insieme! Alleeegria, direbbe il guru dei format,
    Elisabetta

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  4. Ma pensa un po' ho scoperto che i lupacchiotti perdono il pelo ma non il vizio...ma stavolta il gioco dura meno dell'ultima, vado al bar dai, giusto per rispettare le quote rosa,
    Elisabetta

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  5. Spero non sia il solito meccanismo autoreferenziale delle blogstar in cerca di solleticare il loro ego, ma occorre sempre dare il beneficio del dubbio, valutando i contenuti che metteranno in rete, lo faranno sicuramente altrimenti che nanosocial è? Dicono che il termine blogstar sia obsoleto, aiutatemi a trovarne uno nuovo ;)

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  6. Stamattina mi han portato un bellisssimo mensile cartaceo (anche i nuovissimi tornano alla vecchia modalità di comunicazione): 8 cartelle, agili ed efficaci, con tavole esemplificative vergate a mano, e ricette, e cruciverba. Prima avevo consigliato un bel brainstorming e anche stavolta non sono stata delusa: Bubble Gum, sarà il titolo.
    Visto che in Italia si copia tutto, non siamo certo a NY, 2008 It's your times.
    NYU?
    Elisabetta, anonima bresciana;)

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  7. @Roberto: Sartoni è con la N. Puoi farla lunga quanto vuoi, il Nanosocial è stato piacevole ad Assisi e lo sarà anche a Ravenna. Semplicemente non ce ne frega niente se si è sempre fatto. Ci piace farlo e ci piace dirlo.

    @Elisabetta: timidi ed insicuri non direi proprio. Nel format del Pitching è prevista l'orgia finale?

    @frap1964: se al prossimo nanosocial vieni anche tu puoi prenderti la briga di registrare tutto e pubblicarlo. Nessun problema.

    @Maurizio Goetz: che problema hai con le blogstar? ti infestano la cantina come gli scarafaggi? Comunque si, passiamo tutto il nanosocial a solleticarci l'un l'altro. Con grande gioia e sollazzo.

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  8. Solo Kubrick ce l'ha fatta, ma l'eccezione comunque conferma che mi tocca riconfermarti che il nanosocial è un plagio,
    Elisabetta, anonima bresciana

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  9. @Elisabetta: anche il tuo commento è un plagio. Ho già letto un commento simile al tuo su un altro blog, da qualche parte...

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  10. Ciao a tutti,
    sono Simone Brunozzi, uno degli ideatori del NanoSocial.
    Mi sembra che i commenti abbiano un taglio trolleggiante... In tal caso, preferisco non alimentare il flame.
    A disposizione per una discussione pacata, come quella del post stesso.
    Ciao :)

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  11. @luca non ti innervosire che se no mi sbagli anche il tuo nome, Sartoni è con la R non con la N!

    Vedi forse non hai letto bene il mio post o forse mi sono espresso male, io non dico che voi abbiate copiato il format, non lo so e francamente non me importa molto; io dico che in genere c'è la tendenza in rete a fare cose analoghe ad attività che si fanno da millenni dando loro un nome bizzarro e destando nella mente della gente la attesa di qualche cosa di radicalmente nuovo, come testimonia l'articolo sul Sole.

    Questo atteggiamento secondo me confonde le cose e non è positivo, ma si tratta di un parere personale.

    Sul fatto che sia stato divertente e che lo vogliate rifare non opino minimamente e la prossima volta se mi volete sono dei vostri così magari mi accorgo che i miei giudizi negativi sul format sono sbagliati. L'età e l'esperienza mi fanno sempre pensare di porter sbagliare.

    Il fatto che sia un evento adatto per persone timide e insicure lo hai affermato tu dicendo che serve anche alla gente che non ha dimestichezza con il parlare in pubblico, è solo una parafrasi.

    Resta in me la curiosità di sapere come succede che esistano persone che fanno fatica a parlare per 17 minuti in piubblico di un argomento qualsiasi scelto da loro e poi non facciano una piega davanti a un'orgia.... ;-)).

    Quanto alla registrazione mi sembrerebbe molto più logico e social che siate voi a mettere a disposizione di tutti gli interessati i risultati e NON sotto forma di filmato perché non sono abbastanza masochista da sorbirmi ore di presentazioni rinunciando a una visita al Mausoleo di Galla Placidia, a un piatto di tortellini, alla bellezza del mare autunnale e a ... un'orgia finale!

    Francamente quella del commmento di elisabetta che sarebbe un plagio mi sembra una arrampicata sui vetri insaponati.

    Mi associo all'invito alla pacatezza e aggiungo a un atteggiamento di costruttiva discussione di Simone, spero che i miei interventi vi siano sembrati tali, se no mi scuso in anticipo.

    bob

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  12. E vabbè... ora tutti quelli che non emettono gridolini di meraviglia per questa "geniale trovata" del nanosocial automaticamente diventano troll.
    Signori nanosocial, ma se prima di postare un commento vi assicuraste che sia interessante per l’audience ?

    Ciò detto, buon divertimento a Ravenna.

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  13. Roberto Dadda, infatti il post a me sembra pacato e alla fine anche simpatico, e tutto sommato argomenti i tuoi dubbi, quindi... per me va bene :)

    Non è facile fare un sunto "video" del NanoSocial... però forse questo potrebbe già darti una idea: http://it.intruders.tv/Assisi-27-e-28-settembre-2008-Nanosocial-il-backstage_a134.html

    Simone

    p.s. il tuo blog non mi permette di commentare come utente wordpress (ubuntista)...

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  14. Dai quello delle blogstar è uno scherzo, ma qualcuna è venuta già a galla ;)

    Scherzi a parte, vale la pena sperimentare nuovi format, ma se non ricordo male Sartoni non è quello che criticava Marco Camisani Calzolari quando organizzava il Marketing Camp? Se si tratta di una sperimentazione di un nuovo format non ho capito ancora nemmeno io quali sono gli elementi di novità. Lo chiedo perché sto facendo una ricerca sui nuovi modelli di conferenze e nonconferenze.

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  15. Targettizziamo l'audience e soprattutto si sperimentino format nuovi: la questione del plagio è essenziale, sennò è come giocare a calcio saponato, si sa già come andrà a finire.
    Sì alla fase ideativa-brainstorming: Idea Geniale-Cazzata,
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  16. @Maurizio: si sono quello che criticava la scelta di un nome per fare un certo tipo di evento. Ho chiarito con Marco a suo tempo, non vedo la correlazione con il Nanosocial.

    @Elisabetta: Ma nel calcio sponato non si sà come va a finire.

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  17. @luca Amico mio comincio a pensare che tu tiri a prenderci in giro perché da quello che leggo sul tuo blog mi pari troppo intelligente per non capire che il fenomeno è esattamente lo stesso.

    Io sollevai il problema con Marco allora e loho solleto con voi oggi: lui usò per un banale convegno il termine camp perché era di moda, voi a mio modo di vedere fate un seminario e lo chiamate nanoscocial perché social è di moda.

    Dove starebbe la differenza di grazia?

    bob

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  18. La differenza è che lui chiamava un evento "*Camp" perchè tirava molto in quel periodo e per farsi bello con i suoi amici industriali, noi lo abbiamo chiamato nanosocial che non ha implicazioni particolari e non abbiamo velleità commerciali dato che non ci sono sponsor o aziende in ballo.

    Poi che Massimo Mantellini lo abbia citato in un pezzo su Nova è un fatto puramente casuale.

    Il termine Nanosocial è chiaramente Nano nel senso di piccolo e social nel senso di sociale.

    Signori, non voglio prendere in giro nessuno se non me stesso, perchè dalla vita per quanto seriamente la si prenda, non se ne esce vivi!

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  19. Si mi sa che Roberto ha ragione. E' casuale che Mantellini citi su Nova un evento in cui lui e i suoi amici parteciperanno? Alla fine tutti i nodi vengono al pettine. Dura la vita per chi odia il marketing e lo usa quando fa comodo, magari ridefinendolo social promotion.

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  20. @Luca Scusa, ma tu davvero ci vuoi fare credere che non ti sei accorto che "social" è il termine più di moda oggi in Italia sulla rete con il balzo di tre milioni di utenti che Facebook sembra avere fatto?
    Quanto poi alle finalità non credo siano in discussione, io parlo del fenomeno dell'utilizzo di nomi nuovi per cose vecchie, gli "industriali" o meno non spostano il problema!

    bob

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  21. Però Roberto è il marketing che insegna che invece di far parte di una vecchia categoria, tu ti riposizioni inventandone una nuova, solo che non sempre ti riesce. Se è solo un'operazione di facciata, il problema emerge chiaramente.

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  22. Scusate nano-organizer(s), che fa anche un po' Moleskine :), citando "esempi di possibile intervento" dal vs. blog:

    http://nanosocial.org/2008/08/29/la-filosofia-del-nanosocial/

    - Cosa significa emigrare a 31 anni
    - L’atteggiamento positivo nella propria vita
    - Ingredienti di successo per usare la tecnologia senza soccombere
    - Jared Diamond: collassi, cannoni, germi, acciaio, e scimpanzè
    - Freakonomics
    - Come vedo il futuro
    - L’asfissia del vile denaro
    - Zig zag della mia storia professionale
    - Le trappole della tecnologia: da Google al grande fratello

    verrebbe da dire "quasi naturalmente" che 'sto nano-social sia una riunione di 19 volenterosi/desiderosi di passare un week-end a dissertare amabilmente sulla rava e sulla fava.

    Ma siccome Brunozzi assicura che ci si diverte molto... che dire?
    E BUON DIVERTIMENTO !!

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  23. @maurizio: ho avuto modo di chiarire i diverbi con MCC e sono molto felice di averne avuto modo e possibilità. Spero prima o poi di incontrare anche te e confrontarmi personalmente.

    @Roberto: seriamente, non sapevo di quel pezzo su Nova e la scelta del nome non ha niente di costruito. Non vedo poi dove potremmo andare a parare con un nome altisonante, non avendo velleità di business diretto.

    @frap: non hai idea di quanto ci piaccia la rava e la fava...

    @

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  24. Visto che siamo in vena, per ricorrere ad un tecnicismo, di rispolveri, mentre tutti erano concentrati sui camp social, sempre a Roma lo lo snobbatissimo stato generale d'antan (quattro gatti, poi al bar)ha indicato come ripensare gli spazi.
    Disponibili le dispense per chi era assente, per rispiegarlo, meglio prima girare per bouquinistes.
    La rava e la fava non tanto, ma il cous cous di pesce sì,
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  25. Scusa, Paola, hai ragione: le dispense sono quelle raccolte di osservazioni di illustri studiosi, generalmente informati sui fatti, in attesa che esca il libro con le stesse, ma arricchito, il secondo, da grafica e preziose sagaci osservazioni, generalmente del curatore, a volte dell'editore.
    Condivido la teoria che il libro, comunque, su qualsiasi piattaforma, sia superato, per spiegare certi fenomeni,
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  26. Ho detto quasi quasi commento anche io...ganzo, ma solo per citare il mio prof delle superiori, in riferimento al titolo del post(che mi ha ispirato per leggerlo tutto)(bello).
    In quarta superiore avevo sto prof di diritto, barese o giù di lì, pugliese cmq, che prima di interrogare passava tra i banchi con una riga a T in mano e iniziava dicendo.
    Tu, porgendo la riga sulla spalla, diventerai avvocheto; tu invece, diventerai professor'; tu, diventerai OPERATORE ECOLOGGGGGICO; tu invece, stronz'!!!...ed lì che la classe partiva arridere ;)

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  27. Idea geniale e innovativa: per promuovere al meglio la partecipazione al nano-social istituirei una nano-social-card prepagata dai nano-invitati, che l'orgia ormai è roba superata.
    Sconti, convenzioni, ecc. ecc.
    Successo garantito.

    A proposito... ma perchè gli organizzatori si chiamano NanoOrganizer, i supporter locali NanoLocal e gli invitati NanoInvitati e non NanoGuest(s)?
    Mi sembra una nano-discriminazione bella e buona, imho.

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  28. Nanosocial: questa deriva berlusconiana della blogosfera vip mi sembra un po' demenziale.

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  29. @Elisabetta io continuo a non capire qual'è il punto.. (e non cosa sono le dispense, ovviamente). Paola

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  30. Pizzulà la riga in testa doveva darvela!

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  31. Due ulteriori buoni motivi per disertare il nanosocial/02:

    a) sono in 17
    b) orario colazione per tutti 07.30-08.30 (di sabato e domenica !?!)

    E avanti così, facciamoci del male.

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  32. Ho letto giudiziosamente tutti i commenti. Mi sono sforzato di capire. Non so se ho capito (e se questo mio dubbio possa interessare a qualcuno). Sarà un fatto generazionale dovuto all'età, ma il tutto mi ricorda la storia del lupacchiotto nato nella stagione secca che, alla prima pioggia, mette fuori il naso dalla tana ed esclama: "Mai vista tanta acqua in vita mia!".
    Ha del meraviglioso la capacità degli esseri umani di riscoprire le cose, di nuovo come se fosse la prima volta. L'amore, la psicodinamica di gruppo, le riunioni neo-data, il leaderismo... In fondo è così che la vita procede e scorre: quando ci innamoriamo non pensiamo forse che sia la prima volta (nostra, dell'umanità intera, del creato)? Bisogna avere un po' di pazienza con chi è giovine. E' una malattia dalla quale si guarisce con il tempo, purtroppo...

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  33. @sinistralirica io soprattutto non capisco come questa cosa possa infastidire gli altri... voglio dire, in fondo, cosa c'è di male ad entusiasmarsi per un progetto?

    Paola

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  34. @paola Credo che la discussione sia un poco degenerata, per quanto mi riguarda considero l'entusiasmo una cosa assolutamente positiva.
    Io opino solo la tendenza che c'e' in rete di considerare nuovo tutto quello che si fa con un nome nuovo e giudico il format, ma è un parere assolutamente personale, poco indovinato.

    bob

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  35. @paola
    Io sarò duro di comprendonio, ma il senso concreto del nano-progetto, in definitiva, ancora mi sfugge.

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  36. @bob infatti il tuo post mi sembrava assolutamente comprensibile: una tua opinione, motivata, su questa iniziativa. gli altri invece non li capisco molto.. :)

    @frap1964 il senso concreto è quello scritto qui
    http://nanosocial.org/2008/08/29/la-filosofia-del-nanosocial/
    può piacere o no, e, soprattutto, c'è modo e modo per dire che non piace. secondo me.

    Paola

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  37. Ho l'impressione che alcuni di questi nano-socializzatori siano un po' nano-suscettibili e soprattutto con un nano-senso dell'ironia; che forse, del tutto, è la cosa più deprimente. ;-)

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  38. Boh, io mi sto divertendo e sto imparando. Il resto conta qualcosa? Non credo.
    L'unica cosa.. di sabato e domenica, certo sennò quando? solo quando possono quelli che lo fanno per lavoro? naaaa.

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  39. @elena Se ragioni così non conta più nulla: c'è la fame nel mondo, muoino i bambini, il resto cosa conta?
    Invece il nome che diamo alle cose eccome se conta!
    Io non ho mai opinato sul fatto che al nanosocial ci si potesse divertire o si potesse imparare qualche cosa (anche se non sono convinto sia un format azzeccato, ma è solo un parere personale), io opino che dando a cose vecchie un nome nuovo e poi trattandole come nuove si finisce per non capire più nulla e per ripercorrere inutilmente errori fatti nel passato. E' un poco quello che è successo quando stupidamente abbiamo cominciato a chiamare Internet WEB2.0, un termine omnibus che nonsignifica nulla!

    bob

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  40. Beh adesso tirare fuori la fame nel mondo o le guerre mi pare un po' sproporzionato rispetto alla contingenza.
    Anche due post e più di 40 commenti per sostenere la tesi che il nanosocial è una cosa che esisteva già mi pare sproporzionato alla contingenza.
    Dalle mie parti da oltre 100 anni si fa il "trebbo" che sono serate davanti ad un fuoco dove ognuno racconta qualcosa, una poesia, una zirudela, un fatto.. e poi se ne discute.
    Qual è il problema? Mi pare un po' come chiamare l'ambulanza per un becco di zanzara.
    Buona domenica!

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  41. @Elena se leggi quello che ho scritto con un minimo di attenzione è ovvio che la mia era una iperbole per dire che il ragionamento "mi diverto, imparo, cosa conta il resto" è illogico e porta alla quintaessenza del qualunquismo. In altre parole tutto conta per definizione se intressa a qualcuno.
    Non credo tu sia sfuggita l'importanza del fenomeno social e non credo ti sia sfuggito che uno degli inventori del nome fece nero, come me, Camisani perché chiamò camp una cosa che camp non era. Si chiama coerenza.
    Hai ragione sul Trebbo, da decenni le attività come la vostra le chiamiamo seminari, nanosocial è solo un nome trendy che non ha significato, ma fa tanto moda.
    Quanto poi al voler giudicare della utilità o inutilità di un discorso è un atteggiamento che porta a forti distorsioni. Io potrei dirti che che trovo sproporzionato il fatto di muoversi da casa per venire al nanosocial, ma sarebbe stupido come è stupido dire che parlarene qui è sproporzionato: se a qaulcuno interessa se ne parla come se qualcuno vuole farsi la strada per il nanosocial trovo normale che lo faccia.
    Si chiama tolleranza, un valore che stiamo perdendo.

    bob

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  42. Sarà un caso che un intervento chiaro e circostanziato, a definire quale sarebbe "l'efficacia nella sostanza", visto che per esplicita ammissione si è stabilito che non vi è alcuna innovazione nella formula e nel nome, ancora non si è visto?

    E però non si dica per favore che si punta sui "contributi interessanti", che in quel che si è potuto leggere sin qui come possibili esempi, francamente oltre la semplice fuffa non si va.

    Sarebbe piacevole leggerli alcuni di questi "interessanti contributi".
    Brunozzi, perchè non pubblichi il famoso nano-scritto? Non l'avrai mica steso con una Olivetti Lettera 22, no?

    Poi elena, se ci volessi anche spiegare nel dettaglio cosa staresti imparando, penso che qui più d'uno te ne sarebbe veramente grato (non solo io).

    Che di organizzare un nostro nanosocial qui saremmo tanto tanto ansiosi; un po' meno nel far la figura dei pataccari.

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  43. frap1964: la circostanza che fa della contingenza un fatto è immanente alla circostanza medesima.

    @Roberto: io non ti faccio nero, quello che si sta lamentando sei tu. Io criticai MCC, lo critico ancora e per certi versi lo stimo molto, altrimenti non perderei un minuto con lui.
    Da qui inizio a pensare che ogni contributo a questa sequenza di commenti, per quanto mi riguarda (sottolineo PER QUANTO MI RIGUARDA) non apporterà nessun contributo al nulla, se non al piacere di spiritosoni inutili come Frap.

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  44. Sartoni, mi tocca darti ragione.
    Non puoi dare un tuo contributo al nulla.

    Per questo inviti altri 14-15, sperando disperatamente che qualcosa di ragionevole salti fuori, tanto per dare un minimo di legittimazione e credibilità a questa nano-patacca, ma veramente nano però, imho.

    E nel merito naturalmente non rispondi.

    Senza polemica eh, ma col sorriso sulle labbra, da quell'inutile spiritosone di frap.

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  45. Frap: non è che fai venire tanta voglia di perder tempo a condividere quello che ho imparato (e non vedo su che basi tu possa mettere in dubbio il fatto che sento di aver imparato molte cose), tanto, da quello che scrivi, ho un po' la sensazione che tu abbia già in tasca il giudizio finale, che non sarebbe positivo nemmeno se oggi mi avessero rivelato il segreto di Fatima.
    Considerato che nessuno di noi due ha tempo da perdere (io almeno, no di certo), perchè domani si ricomincia a lavorare, direi che io abbandono la conversazione e passo una domenica sera rilassante, e ognuno si tenga le sue convinzioni, e cordiali saluti.

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  46. Elena, non mi pare di aver messo in dubbio il fatto che tu abbia imparato tante cose.

    Mi pare invece una certezza che tu abbia deciso, o imparato nell'occasione da un paio di nano-organizer(s), a svicolare non appena ti si chiede di entrare nel merito.

    Ma dopo un we di intensi studi, capisco benissimo che una domenica sera rilassante sia il minimo che ci si possa concedere, per cui non insisterò di certo e mi terrò, ahimè insoddisfatte, tutte le mie curiosità.

    Buon riposo e ricambio i tuoi saluti cordialmente.

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  47. frap entro nel merito: mi sono sbattuto, mi sono divertito. Io sono a posto. Ciao

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  48. Devo dire che Roberto è sempre stato coerente. Al tempo del MarketingCamp lui ha mosso delle critiche, appoggiato proprio da Luca Sartoni, che usa gli stessi argomenti a favore di un progetto a cui partecipano tra gli altri persone come Mantellini che come un collaudato pr vuol far tendenza, salvo poi dire di detestare il marketing. Evviva la coerenza.

    Maurizio

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  49. @Sartoni
    Ok, questa volta l'orgia l'avete fatta. ;-)
    Poi?

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  50. Dunque, se capisco bene, si sarebbe discusso di tango, Lost, basta fare le cassandre, cyberpunk, blog di economia, gomma rigenerata ed alcuni altri in-te-re-ss-an-ti-ss-im-i argomenti.

    Un vero peccato non esserci.

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  51. Terra, aria e cielo:
    una splendida location per il nanosocial/03

    http://www.laravaelafava.eu/Appartamenti.html

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  52. @frap mi metti tanta tristezza, mi dispiace per te e per tutta questa energia che sprechi rosicando.
    Paola

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  53. Dadda, ti volevo chiedere... ma tu usi il limone?
    No perchè io da brava principessa uso il Dove, ma non mi liscia abbastanza gli artigli... ;-)

    http://friendfeed.com/e/a7798bf3-13d2-4e22-b7ff-213a2009dfec/altroch-ban-scopro-oggi-che-c-un-astio/

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  54. Sarà, ma sembra che gran parte del fervore qui nasca dall'invidia.

    Se è una cosa che non vi interessa, inutile, non interessante e da non ripetere, perché perdere tanto tempo a discuterne?

    Io ho una considerazione molto simile delle trasmissioni della De Filippi, ma non perdo ore a parlarne con la bava alla bocca...

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  55. Ebbene sì, Paola e Alessandro e Elena e quant'altri.
    Lo ammetto: sono molto molto invidioso, ma ho le mie sacrosante ragioni.
    Un cultore del tango e della gomma rigenerata quale io sono, ingiustamente estromesso da questo nano-memorabile evento!
    Come è potuto accadere? ;-)

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  56. e bravo frap, che sei stato più attento di noi ai nostri temi.
    Al prossimo mirabolante simposio neologizzato ti invito ufficialmente.
    Goditi questi ultimi commenti, da domani avremo cose più importanti di cui parlare. Per esempio della sfilacciatura del cordino della tenda della doccia.

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  57. Scherzi a parte, cosa davvero spinga 15 persone di medio-alta intelligenza (con le dovute eccezioni, sia chiaro ;-) ) a rinchiudersi in un hotel per un intero we, allo scopo di discutere della rava e della fava, è questione che a mio avviso meriterebbe un interessante approfondimento da un punto di vista strettamente antropologico.

    Grazie Luca per l'invito al prossimo simposio, ma nei we generalmente sono sempre molto ma molto occupato nel fare le cose che mi interessano veramente.

    In questo caso nel canzonare qualche nano-geek, sorry. :-)

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  58. E comunque Ostuni è davvero un bel posto.
    Pensateci.
    Magari più verso l'estate...

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  59. Caro Frap, non ti è venuto per caso in mente che una persona di media-alta intelligenza, parlando di Thriller e CyberPunk, possa aprire un dibattito interessante su aspetti importanti della nostra vita?

    Chiunque abbia una passione o un interesse può legare ad una esperienza personale, privatissima o di nicchia alcune considerazioni che è bello e prezioso condividere per raccogliere impressioni e considerazioni di persone interessanti.

    C'è chi lo fa con gli amici che ha conosciuto alle elementari. Il fatto che tutti i partecipanti dicano che è stato interessante e che si voglia ripeterlo dovrebbe insospettirti, no? Oppure credi che tutti i partecipanti abbiano del gran tempo da perdere?

    Penso che il solo fatto di trovarsi e scambiarsi quattro chiacchere che non fossero esclusivamente dedicate ad una piattaforma software o ad un linguaggio di programmazione abbia cambiato un po' di ciascuno dei partecipanti.

    Ti consiglio di fare una prova, radunati con le persone che ritieni interessanti e chiedi loro di parlare di quello che vogliono ed esporsi ad un dibattito immediatamente dopo. Vedrai che cambierai idea.

    Comunque non voglio convincerti, chi parla per sentito dire non cambia facilmente idea.

    Voglio solo farti presente che c'è chi si trova tutte le mattine allo scopo di scoprire la via più breve per l'infinito e nessuno lo commenta, quindi evidentemente su questo tema ritieni/te interessante aprire una discussione...

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  60. @ Alessandro Ronchi, altro che livore, Internet ha memoria anche se le persone no.

    A proposito del MarketingCamp di MCC, scriveva con grande livore (lui si ) Luca Sartoni

    http://www.camisanicalzolari.com/2007/09/marketingcamp-3-invito-riservato-a-10-esploratori-digitali.html

    "Certo che arrivare a citare la genesi del barcamp, le sacre scritture, fare citazioni edotte per non voler ammettere di aver scelto un nome perchè faceva fico, è veramente fanciullesco come comportamento."

    Se è vero quello che scrive, vale anche per il suo Nanosocial.

    Non è un problema di contenuti, (io al Nanosocial non c'ero e non critico ciò che non ho visto), ma di coerenza.

    Per la cronaca, io sono favorevole a qualsiasi innovazione, perché in un mondo dove nessuno innova, chi lo fa è da considerarsi un eroe.

    La critica non è quindi rivolta al format, ma alle persone che criticano tutti i progetti innovativi tranne i loro.

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  61. Maurizio, scusa ma mi sembra un po' ingiusto e riduttivo prendersela solo con Luca. Per dire... se vai al commento 4, ad esempio, trovi un'indignata elena che allora si stracciava le vesti per questi barcamp ad invito ristretto e che oggi ritrovi qui tutta radiosa e contenta di nano-socializzare.
    La coerenza è certamente un valore, ma solo i cretini non cambiano mai idea.
    A me sembra invece che il vero problema siano i contenuti, oltre che la presunta innovazione del format (che fa molto tivvi), ma forse sono io che mi sbaglio.
    E però non ce n'è uno/una che entri nel merito: vorrà dire qualcosa?

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  62. Però affinchè elena non se ne abbia a male, citerò anche Sartoni (vedi commento 1):

    Fate pure gli esploratori digitali e le giovani marmotte, ma io ad un camp su invito faccio a meno più che volentieri.

    :-D

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  63. Ci sono persone che ci mettono la faccia quando organizzano professionalmente incontri o propongono format o progetti innovativi.

    Per questo le persone che ieri sbertucciavano il MarketinCamp e Codice Internet e oggi organizzano i cosiddetti "nanosocial" fanno solo male perché creano confusione. Questo è un gioco che si può permettere solo chi fa altro nella vita.

    C'è gente che si crea una professione attraverso la rete, non c'è niente di male se viene fatto in modo corretto.

    E' comprensibile che certi voltafaccia scatenino queste reazioni.

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  64. Maurizio hai ragione! Mika tutti son raccomandati dall'agenda di papà!
    Cambiamo disco? è lunedì!
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  65. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  66. Maurizio hai ragione! Mika tutti son raccomandati dalle agende di papà!
    Cambiamo disco è lunedì!
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  67. Hai ragione Elena, quando si mostra l'incongruenza altrui la polemica non va più bene.
    Ma non è frap1964 che l'ha incominciata.

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  68. Chiedo scusa, ho scritto Elisabetta invece che Elena, mi scuso con entrambe

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  69. Hai ragione frap 1964 questa volta l'orgia l'avete fatta;)
    Elisabetta, anonima bresciana:)

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  70. Per me non ci sono problemi Maurizio;)
    Elisabetta, anonima bresciana vs the golden age:)

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  71. Giusto per la cronaca... pare si siano divertiti veramente un casino, eh !?

    http://twitter.com/hikari/status/1031267524

    :)

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  72. Il pesantissimo era riferito alla sforzo fisico di farsi un weekend intenso dormendo poco.

    Comunque noto frap che ti stai facendo una cultura, potremmo chiamarla "THE FRAP EXPERIENCE"

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  73. Alessandro, scusami se avevo frainteso.

    Immagino invece si sia sviluppato un intenso dibattito sino a notte fonda per sviscerare sin nei più piccoli meandri e dettagli il problema della disponibilità dei nostri dati inseriti sulle applicazioni web.
    E tutti noi vi siamo davvero grati per questo, credimi.
    Anche il garante della privacy ne vorrebbe essere edotto: per favore pubblicate i risultati delle vostre intense ricerche e riflessioni. Che ne abbiamo davvero tanto ma tanto bisogno.

    Guarda, potrei divertirmi ulteriormente a profilare l'elenco dei vari nano-guest(s) giusto per dimostrare che 'sto nano-social è stato poco più di una riunione autoreferenziale di persone che più o meno già si conoscevano tra loro, per cui anche di social ha veramente molto ma molto poco.
    Ma sarebbe come sparare sulla croce rossa e davvero, non voglio infierire ulteriormente.

    bye

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  74. Anzi guarda, Luca gentilmente mi risparmia anche questa "improba" fatica (10q).

    http://www.lucasartoni.com/news/ognuno-ha-commentatori-che-si-merita/#comment-10866

    Io faccio il nanosocial per stare bene con i miei amici.
    ...
    Non l’ho chiamato SocialCamp per far venire più gente. Che poi io non l’ho chiamato neanche, ho solo dato il mio contributo all’organizzazione della seconda edizione. Detto questo io chiamo quel che mi pare come mi pare, evito di usare nomi fuori contesto, invito chiccazzo voglio e dormo bene la notte.


    E con questo direi che c'è poco altro da aggiungere. O no?

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  75. Bho...capisco il post di Dadda che era inziato pacato...ma ora la cosa è degenerata...ma Frap, organizzi una cena, porti delle crocchette di portata, ma che il giorno dopo ti vengo a dire che sei stato poco accogliente? Ma scusa, Dadda sostiene: il nanosocial non è innovativo e la stampa lo rende tale. Errore. Vero, non vero? E' l'idea di Roberto. Che aggiunge che secondo lui molto è dovuto al nome, che, dice (con malizia), non è stato scelto a caso. Luca risponde che non c'era malizia. Scontro di pareri? Uno si schiera, ok, ma la discussione, questa, finisce lì. Non allarghiamo il discorso a contenuti, finalità, blogstar ecc. Se io faccio una cosa potrò decidere di invitare chi voglio? La stampa la interpreta male? Perchè? Per Dadda è un problema legato al nome, ricercato dagli organizzatori. Per me no, per Luca no, per te sì. Ma finisce qui la cosa eh. Perchè la discussione di fondo ci stava, ma ora non si può che vedere la sfilza di commenti come una sfilza di gente che si rode perchè non è stata invitata. Vero, non vero? Opinioni

    G.

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  76. Scusa Guido, ma temo che tu abbia leggermente travisato tutto il contesto (rileggilo daccapo in chiave ironica, please).
    Io non frequento i barcamp, figurati che me ne frega di essere invitato ad un nanosocial. ;-)
    Qui la discussione era su nome e su format, anche a fronte di un articolo su Nova24, il cui autore blogger vip è casualmente tra gli invitati, che tenta di ammantare tutta 'sta sòla (perchè diciamolo chiaramente, è una sòla) come la nuova frontiera geek nella trasmissione della conoscenza. E con i nano-organizer(s) che bollano il dissenso come commento da troll o che pretenderebbero si discutesse solo previa partecipazione.
    Ma a domanda specifica, nel merito delle cose non entrano.
    Ora vorrei che tu cercassi di capire anche la mia oggettiva difficoltà nell'articolare questa sottile questione con l'autore de "Il blog della diffusione del Sapere".
    Io credo che Sartoni abbia infine chiarito con buona evidenza il senso reale del progetto, per cui non possiamo che essere tutti soddisfatti di ciò. Non pensi?

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  77. Sì, ma semplicemente eviterei accanimenti, uno perchè bisognerebbe prima conoscere l'origine del nanosocial e la sua prassi, che come per le Girl Geek Dinners è piuttosto inquadrata, poi perchè la tua è un'opinione, che difronte ad una risposta di Sartoni vale quanto la sua. Quindi vedici quel che ti pare, io faccio altrettanto, ma senza questa ostentata superiorità che traspare dai tuoi giudizi; e questo per tanti motivi: 1)perchè non hai mai partecipato ad un nanosocial; 2)perchè non frequenti i barcamp 3)perchè si tratta di regole di buona convivenza.
    Carino il tuo sottile insulto a me ed al mio blog, ma non intendo coglierlo, se non replicando che non so bene cosa pensare di uno che spara a zero firmandosi "frap1964"

    G.

    G.

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  78. Scusa Guido, ma temo che tu abbia leggermente travisato il penultimo capoverso (rileggilo daccapo in chiave ancor più ironica, please).

    1) e 2) chiaramente non reggono, il perchè te lo spiega anche Dadda nel post.
    Su 3) ti darei ragione se tu non confondessi l'ostentata superiorità con la risolutezza.

    E, sia detto inter nos, non vorrei mai che il rimbrotto di ostentata superiorità, da chi si firma "Guido Arata - Il blog della diffusione del Sapere" (S maiuscola) suonasse un po' come il bue che dice all'asino: "cornuto!".
    Ma vai tranquillo, che secondo me non se n'è accorto proprio nessuno (diffusione vs condivisione).

    Se non sai cosa pensare di frap1964 puoi sempre provare ad usare Google. ;-)
    E comunque le cartucce sono a salve, garantisco.

    Sull'accanimento invece, ti avevo preceduto qui:

    http://www.lucasartoni.com/news/ognuno-ha-commentatori-che-si-merita/#comment-10884

    Ciao delfin.

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  79. Non mi va di imbrattare i commenti a questo post con discorsi sul perchè e per quando del mio blog, ma mi farebbe piacere spiegarti l'idea che c'è dietro, perchè mi sa che l'hai male interpretata. Se ti va tra skype, mail & co ci becchiamo, sennò vabbè, non muore nessuno.

    G.

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  80. Guido, mi piace sapere con chi parlo.
    So da tempo chi sei, cosa fai sul tuo blog, l'idea che c'è dietro (basta leggere).
    Ma, volendo ri-citare Moretti, il punto è che "le parole sono importanti". ;-)

    http://www.youtube.com/watch?v=qtP3FWRo6Ow

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  81. Lo prendo come insegnamento ;-) (però anche rileggendoli la metafora del bue ed il commento precedente lasciavano intendere altro..non saprò darci l'intonazione).

    G.

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