mercoledì, settembre 23, 2009

Lettera aperta di un lettore sciocco a Riccardo Luna, direttore di Wired, con una domanda anche per Mantellini...



Caro Riccardo,
dopo la tua "non" risposta in rete, ho letto "Effetti collaterali" su WeWired, mi è sembrato un interessante preludio a una vera risposta sulla rivista, doverosa visto che almeno un centinaio dei tuoi lettori aveva sollevato critiche e quesiti sul numero che osannava ai benefici del Ritalin senza nemmeno per sbaglio indicare i, prevalenti, problemi.

Liberiamo innanzitutto il discorso da un potenziale equivoco: Mantellini in un post che tu hai molto apprezzato mi da del moralista. In questo momento sto fumando un Antico Toscano, sto bevendo un bicchiere di delizioso assenzio e sono in linea di massima un antiproibizionista.

Il succo del mio discorso è che, soprattutto quando si parla di farmaci poco conosciuti, l'informazione deve essere completa, la gente deve sapere a cosa va incontro e poi visto che la vita è sua decide da sola, basta che non cada poi in comportamenti antisociali come guidare sotto effetto si alcool o droghe.

Non ricevendo, come al solito, la rivista che dopo almeno dieci giorni dalla uscita in edicola, ne ho comperato una copia e mi sono messo in poltrona per leggere, finalmente, la doverosa risposta ai numerosi e articolati quesiti che molti dei tuoi lettori ti hanno posto.

Quando mi sono accorto che la risposta non c'era devo dire che sono rimasto basito.

Il misero trafiletto di risposta titola: "Il dito, il/la Luna e il Ritalin".

Come certamente sai il proverbio cinese recita: "Quando il dito indica la luna lo SCIOCCO guarda il dito".

Non sarà la prima ne l'ultima volta che qualcuno mi da dello sciocco, ma qui credo valgano la pena alcune considerazioni.

Ti rispondo con un altro proverbio, questa volta non cinese, ma veneziano: "Xè peso el tacon del buso", per i foresti: è peggio il rammendo del buco!

Come linea editoriale insultare i propri lettori solo perché contestano un pezzo della rivista a me sembra poco pagante, come peraltro mi sembra assurdo vantarsi di sessantamila abbonamenti regalati, visto che quanto abbiamo pagato non credo copra le spese di spedizione, ma queste sono decisioni solo vostre ovviamente.

Ti sostieni l'articolo essere corretto perché voi avete raccontato una cosa vera e che di conseguenza chi non lo ha capito è uno sciocco.

Su questo hai ragione, il problema è che quando si parla di certe cose non basta che l'informazione sia vera, l'informazione deve essere completa sopratutto quando parli di cose che qualcuno potrebbe non conoscere. Se aveste detto che la cocaina da grandi risultati nella potenza sessuale trascurando di dire che alla fine se tutto va bene ti fa uscire di senno sarebbe stato atteggiamento certamente poco corretto, ma almeno tutti sanno che fa male. Il Ritalin se ne sta in una elegante scatola nel ripiano di tutte la farmacie, lo prescrivono i medici, molti non hanno la minima idea del pericolo che corrono!

Vedo che continui con la affermazione un poco puerile che sostiene che l'articolo della Talbot costituisce il completamento della apologia della droga scritta da Morozzi e strillata in copertina: la cosa è doppiamente stupida perché innanzitutto non ha senso pretendere che per avere una informazione corretta la gente debba leggere tutta la rivista e in secondo luogo perché affermare che l'articolo della Talbot metta in giusta evidenza i pericoli è FALSO! Io sfido chiunque a leggerlo e con onestà intellettuale affermare che mette in risalto i pericoli almeno con lo stesso peso che da ai supposti benefici. In un passo arriva addirittura a definire "minimi" gli effetti secondari!

A questo proposito ti cito quanto scritto da un mio lettore che non conosco, ma che ha dato ai due articoli la mia stessa interpretazione:


frap1964 ha detto...

Ho letto con ritardo il pezzo di Morozzi.
L'idea che se ne trae, è che dopo 6-7 gg. di assunzione, si ottengono effetti di resistenza alla fatica molto simili alle anfetamine.
Per quanto riguarda Talbot sulla neurostimolazione riporto testuale:
"Ti aiuta a tenere duro per qualche ora se vuoi finire la contabilità, quando vorresti solo crollare sul letto; ti fa prendere un 28 invece di un 26 all'esame di un corso... ; ti fa ingozzare di test per l'ammissione ai corsi post laurea la notte... " per non parlare del resto della chiosa.
Non ho effettivamente trovato chiare indicazioni sugli effetti collaterali.
Nel complesso trovo la presunta indagine fortemente lacunosa e potenzialmente pericolosa per le conclusioni tratte.


Interessante anche la visione di Daniele Aprile.

Più avanti affermi che queste droghe funzionano. Una affermazione del genere equivale a dire che se desideri volare buttarsi dalla finestra funziona, dimenticando di dire che funziona fino a quando la accelerazione di 9.8 metri al secondo per secondo ti fa completare lo spazio che manca tra te e il marciapiede!

Scusa Riccardo, ma se tu come affermi sai che il Ritalin non fa diventare più intelligenti perché mai hai titolato "Io, genio in sette giorni".

Nella pagina seguente Morozzi risponde alla critica di chi ha osservato che nel pezzo afferma di avere tranquillamente guidato sotto l'influsso di sostanze stupefacenti che tra l'altro, come racconta nel pezzo, a lui fanno un effetto molto pesante.

Morozzi afferma di non essersi sentito in pericolo perché il tratto di strada era breve.

Dunque io ho cercato con cura sul codice della strada e la voce "guida permessa sotto l'influsso di sostanze stupefacenti per brevi tratti" non la trovo, se c'è per favore segnalamela.

L'affermazione è però abbastanza grave perché anche in quelle poche centinaia di metri avrebbe potuto incontrare un bambino che attraversa di corsa la strada correndo dietro a un pallone come qualche volta i bimbi fanno. Riccardo se fosse stata tua figlia a trovarsi nella traiettoria di una macchina guidata da una persona con i riflessi alterati ne saresti stato contento? Avresti considerato una attenuante il fatto che il guidatore avesse guidato solo per un chilometro.

Poi scusami, ma trovo la scusa si Morozzi un poco ridicola. Dunque lui avrebbe come doveroso passato sette giorni con gli effetti neurologici forti che dichiara astenendosi, come è logico dal guidare. Poi una sera dovendo andare a cinque minuti a piedi da casa ha pensato bene di prendere la macchina? Bizzarro!

Segue una pagina di citazioni da Twitter, ma di una tua vera risposta a quelli che anche lì ti pongono precisi quesiti nemmeno l'ombra. A proposito mi diresti per favore dove diavolo io avrei mai detto in Twitter la frase che mi attribuite, sbagliando il mio nome, ma questa è una abitudine? Quella frase fa parte di una articolata lettera che io ho scritto sul mio blog, estrarre una frase e farla passare per un Tweet non è corretto!

Mi piacerebbe tanto una tua vera risposta, ma non ci spero tanto oramai...

Il tuo sciocco lettore

roberto dadda

PS Una domanda per Massimo Mantellini, già postata sul suo blog, ma passata inosservata.

Tu hai dato l'unica vera risposta alle obiezioni portate da molti alla opportunità dell'articolo sul Ritalin, dichiaratamente apprezzata da Luna, dove sostieni in buona sostanza che un articolo può benissimo essere incompleto perché ci dobbiamo fidare della capacità del lettore nell'integrare poi la informazione da altre fonti elaborando una sua idea.

Pochi giorni dopo dai addirittura dello sciacallo a Felice Manti definendo il suo "stile del peggior giornalismo".

Di cosa è reo Manti? Ha raccolto in rete alcune ignobili, ma verissime, reazioni alla morte dei nostri soldati in Afganistan ed ha scritto un articolo dicendo banalmente "in rete dicono questo" e dimenticandosi di dire che la rete è fatta per la maggior parte di persone normali che certe idiozie non pensano nemmeno di scriverle.

Ma come quando io dico che l'informazione ha il dovere di essere completa mi dici che sono moralista e poi ti scagli contro questo signore proprio per la incompletezza della sua informazione?

Dove sta la logica?

Ho cambiato solo una parola e la logica resta ancora intatta:

Secondo me il punto e’ che dato un qualsiasi farmaco, qualsiasi, in cinque minuti in rete il giorno successivo e’ possibile rintracciare una qualche testimonianza manifestamente folkloristica/improbabile/odiosa/demenziale ecc. E’ quindi possibile ricostruire sui media un panorama artificioso, specie quando non si tiene minimamente in conto della rilevanza della fonte citata.

massimo mantellini



8 commenti:

  1. Dadda,

    mi verrebbe da dire un "che palle" ma siccome non si puo' vedo di dirti come la penso (credevo non ce ne fosse bisogno ma vabbe'). Quella del Giornale è secondo me una operazione strumentale, pensata a tavolino, una cosa politica. I contenuti in rete sono talmente vari che chiunque puo' farlo in pochi minuti per sostenere qualsiasi tesi. Quelli de Il giornale non sono stati i primi e non saranno gli ultimi. La contraddizione che tu gridi con l'idea di giornalismo che riferivo al pezzo di Wired, io semplicemente non la vedo. Per amore di polemica mescoli semplicemente le mele con i cocomeri, Ciao. p.s. io ovviamente non ho mai dato dello sciacallo a nessuno, puntualizzo a fronte della tua ben nota pignoleria.

    RispondiElimina
  2. Francamente non capisco, Wired ad arte fa un pezzo incompleto su un farmaco molto pericoloso e tu dici che va bene perché poi il lettore completerà la cosa facendosi una sua idea, e invece l'osservazione incompleta di Manti non è corretta. Scusami, ma farsi una informazione completa di quello che c'è in rete è MOLTO più facile che farsela sul Ritalin, credo che come medico tu ti renda ben conto della cosa.

    "Per amore di polemica" Massimo, ma tu proprio non ci riesci a portare avanti un discorso senza offendere il prossimo. Come ti permetti di giudicare quello che muove una persona che scrive, e non dirmi adesso che dire a qualcuno che parla solo per amore di polemica non è un insulto per favore!

    Scusami, tu titoli "Lo sciacallaggio degli sciacalli" un pezzo che parla si un signore che sarebbe, come uno sciacallo, andato in rete a cercare cosa negative e poi ci vieni a dire che non hai dato dello sciacallo a nessuno?

    Mi sembra un po' strano, cosa vorrebbe dire allora il titolo?

    bob

    RispondiElimina
  3. Chissà se questa "tarantella" continuerà fino all'anno prossimo :)

    RispondiElimina
  4. Posso dire che è davvero strana che questa sia l'opinione di un medico, davvero incredibile.

    RispondiElimina
  5. Chiunque può verificare, visto che il pezzo di Morozzi ora è anche in rete,

    http://www.wired.it/magazine/archivio/2009/07/storie/smart-drug-.aspx?page=all

    che non c'è una riga che sia una che parli con chiarezza degli effetti collaterali del Ritalin.
    Si può essere d'accordo con Dadda oppure no per il resto, ma questa non è soltanto una sua opinione, è semplicemente un fatto indiscutibile.

    RispondiElimina
  6. Anche a me viene da pensare cheppalle, ma poi continuo a leggere perchè almeno c'è da sorridere. Le osservazioni di Dadda sono legittime, di buon senso e oltremodo giustificate. Le posizioni di chi gli da contro sono parziali, potenzialmente dannose e indubbiamente superficiali.

    Ma di cosa stiamo parlando? Sig. Luna e sostenitori, ma ci prendete in giro o avete solo perso il lume della ragionevolezza? Forse siete troppo pieni del vostro Ego.
    Penosa la vostra posizione, penose le mezze risposte che date, penoso il post su wewired in cui dimostrate di non aver minimamente preso in considerazione (in modo serio e ragionato) le critiche che vi sono state mosse.

    Dal canto mio, inutile continuare a parlare al (finto) sordo. Non ho rinnovato l'abbonamento e ne sono contento e wired rimarrà al di fuori della mia cerchia di interesse.

    Alla redazione di Wired: la serietà è un altra cosa, io sarò forse troppo quadrato ma voi siete ridicoli.

    RispondiElimina
  7. bob, l'ultima volta che ho avuto a che ridire con riccardo luna su di un aspetto di una iniziativa di wired che coinvolgeva la mia immagine e su cui ovviamente non ero d'accordo non solo non ho avuto chiarimenti ma una sera a meet the media guru Riccardo Luna, passandomi a tre metri di distanza, ha finto di telefonare per non vedermi, c'erano testimoni Massarotto, Zamperini, Delimith ed il fedelissimo Emil Abirascid, una scena patetica e ridicola, pensa che io invece lo aspettavoper riderci sopra come avevo annunciato all'agra combriccola ...

    ecco come misuro la "statura" delle persone ...

    il bello della rete è che si può discutere di tutto ed anche scaldarsi come spesso avviene ...

    ma poi ci deve sempre essere un momento di confronto e riconciliazione serena perchè la vita continua.

    questo è per molti ma spesso non per tutte le maestà e riccardo luna si considera al di sopra di questo confronto sereno.

    sarebbe ora però che dalla luna scendesse, prima di finire in mezzo alle galassie, però.

    :-)

    RispondiElimina
  8. Dopo l'Inbox dell'ultimo numero di Wired, nel quale si sostiene che l'inchiesta della Talbot spiegherebbe quanto queste sostanze siano pericolose, e poi si ribadisce subito dopo che hanno successo perchè funzionano, sono andato volutamente a rileggere con attenzione.

    Pag.061 in basso colonna centrale: Farmaci come l'Aderall possono provocare agitazione, mal di testa, insonnia, inappetenza e altri effetti collaterali. Sull'etichetta dell'Aderall, la Fda avverte che "le anfetamine sono ad alto rischio di abuso" e possono indurre dipendenza (in Italia le anfetamine sono proibite,ndr).
    Pag 063(in basso a dx)-064
    Il Provigil può dare assuefazione... Il modanafil sembrava provocare un aumento della dopamina cerebrale. "Poichè le droghe che fanno alzare i livelli di dopamina possono indurre all'abuso", concludeva la relazione di Volkow, "questi risultati suggeriscono che il rischio di dipendenza in persone vulnerabili meriti un'attenzione particolare".

    Ecco, queste sono le uniche parole, ben mascherate in 8 pagine di un'inchiesta che definire ondivaga è poco; che conclude con: "La messa al bando dei neurostimolatori non ha alcun senso. Troppe persone ne fanno già uso e chi li prende tendenzialmente è una persona istruita e privilegiata, che procede con cautela sufficiente a non cacciarsi nei guai."

    Poi ti chiedi com'è che qualcuna ha chiesto:"Quanti soldi avete incassato dall'azienda farmaceutica che produce queste droghe secondo voi assai smart e alla moda?".
    Che gli elementi del classico redazionale fintamente mascherato da inchiesta, ci sono tutti quanti.
    Compresa la chiosa dell'Inbox:"Ma non è negando i fatti che si capisce come cambia il mondo".
    Ma certo.

    RispondiElimina

Qualche esperimento...