Wikipedia, il rischio della omologazione...
Wikipedia è una iniziativa interessantissima e un oggetto di grande utilità. Qualcuno ogni tanto mette in dubbio la sua attendibilità, personalmente credo che il fatto di essere il risultato di una sorta di intelligenza collettiva rende questa enciclopedia affidabile almeno quanto le normali enciclopedie cartacee con il vantaggio che on line gli errori possono essere subito corretti mentre sulla carta la cosa diventa molto macchinosa.
Qualche tempo fa un test, fatto va detto su un numero piuttosto limitato di voci, ha dimostrato che la attendibilità di Wikipedia è confrontabile con quella della blasonatissima Enciclopedia Britannica
Qualsiasi disputa in rete viene oggi risolta con l'uso di Wikipedia che sembra essere diventato per molti l'unico riferimento ed io credo che questo non sia un bene!
Paradossalmente la rete che dovrebbe essere la quinta essenza della pluralità porta la gente a queste pericolose forme di omologazione.
Ci pensavo questa mattina, su FriendFeed si discuteva di toponomastica veneziana e qualcuno si è fatto forte della voce "Venezia" di Wikipedia che è a questo proposito assolutamente non esatta. Affermare che "i canali principali della città sono il Canal grande ed il Canale della Giudecca" è sbagliato perché non sono i canali principali, sono gli unici due canali, gli altri si chiamano "rii". Venezia in questo è strana, ha una sola piazza, una sola strada, due sole vie...
Fatevene una ragione, la Venezia dei mille canali è forse quella di Las vegas, ma di certo non la Serenissima!
Nessuna fonte, per buona che sia, deve diventare unica a meno di non voler fare la fine dell'unico sussidiario per la scuola elementare che veniva imposto nel ventennio!
E poi non esiste solo la rete, non è vero che in rete c'è tutto, esistono anche i libri, ma le persone che li citano in rete sono sempre meno, come ti muovi qualcuno ti chiede "il link" come se tutto lo scibile umano fosse "linkabile".
bob
Wikipedia è così soggetta a mutazioni che lo stesso argomento letto a distanza di qualche tempo può risultare prima trattato in modo errato e poi corretto, ma accade anche il contrario...
RispondiEliminaCompletamente d'accordo.Non esiste soltanto la rete, esistono anche i libri. Un discorso che ormai si fa fatica a portare avanti.
RispondiEliminaD'accordissimo!
RispondiEliminaHo trovato imprecisioni gravi (modificavano in maniera sostanziale i giusti concetti eziologici) riguardo alla voce "ictus".
Spero che operatori sanitari e super-specialisti vari usino con criterio la rete; credo ci siano siti accreditati per tutte (o quasi) le scienze.
E comunque, sì: esistono anche i libri!
Ahimé... viviamo nella cultura dell'approssimazione.
RispondiEliminaCome api svolazziamo di argomento in argomento senza curarci di saperne non "tanto" (sarebbe privilegio di pochi), ma "giusto". E il bello è che da questo poco "giusto" ce ne facciamo anche un'opinione...