sabato, gennaio 05, 2013

Il netbook è morto, lunga vita al netbook!

Con la fine del 2012 la produzione di Netbook sembra sia terminata.  Giornalisti e commentatori si sono sbizzarriti nelle considerazioni su un sostanziale flop di una tecnologia e sulla stupidaggine di chi ci aveva creduto.

Io non credo sia una analisi corretta!

L'idea di una macchina che si collega alla rete e che funziona solo se collegata alla rete è piuttosto datata, almeno per gli standard di questo nostro mondo.

Negli anni '90 vennero proposti i "Network computer", macchine senza disco che funzionavano solo se collegate alla rete.  Ricordo che usammo quelli della Sun per fare il prototipo di una filiale del Banco Ambrosiano Veneto con risultati più che soddisfacenti: nessuna installazione, se si rompeva in filiale ce ne era uno di riserva che bastava riattaccare alla rete e partiva da solo...

I Network computer furono una grande idea, ma, come spesso è successo nelle tecnologie, arrivarono troppo presto!  La rete era allora inaffidabile, le cadute erano relativamente frequenti e il fatto che le filiali funzionassero anche in mancanza della rete era un importante prerequisito di progetto.  In realtà il problema era anche allora molto sopravalutato, ma bastò per decretare l'insuccesso di quelle macchine che furono a mio modo di vedere però tra le responsabili di un vertiginoso calo del prezzo dei personal computer.

Una idea ottima uscita troppo presto in relazione alle tecnologie disponibile ed alla percezione delle stesse da parte di chi doveva decidere: come tutte le idee buone è risaltata fuori, la abbiamo chiamata "cloud computing".

Come troppo spesso succede guru e giornalisti che spesso non conoscono la storia delle tecnologie e spesso non sono capaci di guardare sotto il cofano hanno inneggiato ogni volta alla novità e segnalato la caduta come fosse irreversibile.

Negli anni ottanta avevo un pallino che avevo chiamato "browser in a box": l'idea era quella di una macchina che non facesse altro che supportare un browser collegandosi alla rete per fare tutto il resto.

Ci lavorammo, realizzammo il prototipo di uno sportello, parlai con HP per avere le macchine con un disco piccolissimo e molta memoria, ci arenammo non tanto sul software che funzionava bene, ma sul collegamento con le periferiche che per l'HTML di allora era piuttosto problematico e instabile.

Lasciammo perdere, ma oggi, con la affidabilità della rete che ha raggiunto livelli paragonabili a quelli della rete elettrica e con HTML5 che risolve moltissimi dei problemi di interfacciamento, un sistema completamente basato su "browser in a box" sarebbe possibile e molto vantaggioso.

Del resto stanno rispuntando anche oggetti molto simili ai "Network computer":  un esempio fra tutti Chromebox!



I Netbook hanno percorso più o meno la stessa strada.  L'esigenza viene da molto lontano, già nel 1979 si pensava a terminali di accesso veloce a dati e informazioni basati su schermo piatto e comandi touch, una cosa che suona molto simile ai Tablet di oggi tipo iPad o Android.


Già nel 1968 Alan Kay propose il concept di un oggetto straordinariamente simile ai tablet che abbiamo oggi nelle nostre mani, si chiamava Dynabook.
Costo enorme, difficoltà di collegamento e carenza di componenti tecnologicamente adeguate relegarono questa grande idea allo stato di concept.

I Netbook sono stati la prima risposta concreta a questa vecchia esigenza, per molti di noi sono stati strumenti di lavoro preziosi, poi Apple ha avuto la grande idea di recuperare le numerosissime esperienze Tablet del passato e, grazie a una buona progettazione e  a componenti mature, ha guadagnato il mercato e lo ha aperto anche ad altre proposte come quelle legate al mondo Android.

Molti di noi utilizzano iPad con tastiere Blue Thoot, da quando le ho comperate riesco a non portare il PC quando faccio viaggi di due o tre giorni: in buona sostanza abbiamo ricostituito un oggetto che ha tutte le caratteristiche di un Netbook.

Il Netbook, esattamente come il Network computer non è morto, l'idea vive nella sua evoluzione!  Se non fossero nati i Netbook probabilmente quell'iPad con il quale qualcuno legge questo pezzo non esisterebbe!

Le tecnologie hanno una evoluzione concatenata, le idee, le tecnologie e la loro applicazione si intersecano e per capire cosa sta succedendo è indispensabile cercare di comprendere e analizzare questi modelli complessi resistendo alla tentazione di ultrasemplificazione dei fenomeni che giornalisti e guru spesso sembrano, ahimè, amare tanto!

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