giovedì, agosto 28, 2008

No, in Internet non c'è tutto!

 
Da qualche tempo sto notando la evidenza di una strana sindrome: sembra esserci in giro sempre più gente che crede che su Internet ci sia tutto lo scibile umano e che se una cosa non è in Internet non esiste
La prima evidenza la ho avuta negli esami della sessione estiva: uno studente al quale ho chiesto di illustrarmi un certo metodo di analisi della reazione degli utenti esposti ad una pagina web mi ha risposto candidamente che non ne sapeva nulla perché in rete non aveva trovato nulla in proposito.  Al mio accenno ad un volume tra quelli consigliati per il corso mi ha guardato ancora più stranito balbettando "...ma se non c'è in rete...".
L'altro giorno in un post osservavo come i documenti in rete abbiano spesso un approccio superficiale ai problemi problemi e citavo un dibattito in corso nel mondo accademico che ha portato alla scrittura di un volume che ha fatto scalpore in quanto sembrerebbe evidenziare una certa superficialità da parte degli studenti usano solo Internet per informarsi.  Anche qui sembro avere trovato gente che prende in considerazione solo quanto è in rete e rigetta a priori tutto il resto, senza nemmeno avere pensato di leggerlo.
Questa mattina commentavo sul blog di Mantellini come strumenti tipo eBook e Wiki siano molto adatti per la consultazione ma poco efficaci nell'apprendimento progressivo indispensabile per avere una vera preparazione, quella che trasforma le nozioni unite al metodo in cultura.
Anche qui ho trovato qualcuno che ha fatto una bella ricerca in rete ricavando l'idea che non avendo trovato nulla i lavori non esistono!
Francamente credo che il diffondersi di una idea di questo genere sia piuttosto pericolosa: in rete non c'è tutto e probabilmente non ci sarà mai tutto perché non è ne utile ne efficace.
Del resto per convincersene basta cerare in rete qualche cosa di molto specifico: nella stragrande maggioranza dei casi troviamo quattro paginette paginette assolutamente non confrontabili con quanto potremo trovare in una biblioteca o in letteratura.
bob

8 commenti:

  1. Non so se essere d'accordo o meno...
    "Sicuramente" è difficile che su internet ci sia "tutto", ma forse l'esempio portato potrebbe dipendere anche da un atteggiamento superficiale dello studente, che magari non o sa cercare bene, o usando i molteplici strumenti (non solo Google Web).
    Oppure (secondo me essenziale) non sa l'inglese o non lo usa nelle ricerche.
    Io, ad esempio, cercavo qualcosa sulla matematica vedica, ed in italiano ho trovato solo un sito che spiegasse qualcosa; in inglese molto di più.
    Comunque, articolo interessante.

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  2. Il problema c'è ed è forte, se Google ha sognato di digitalizzare tutte le biblioteche universitarie del mondo.

    Ma non è un limite tecnologico dello strumento internet, quanto un limite politico e commerciale dovuto all'attuale periodo di transizione, che spero venga superato al più presto.

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  3. Mah, secondo me come ha affermato DoZ è più un problema di come si utilizza lo strumento. Internet offre la possibilità di approfondire esaurientemente molti argomenti in modo più veloce, economico e semplice che non andando a rovistare per biblioteche. Sarà un esempio stupido ma per curiosità cercavo informazioni sul famoso manoscritto Voynich. Se cercavo in biblioteche e o librerie mi sarei sicuramente imbattuto in centomila saggi che, a parte le stesse informazioni storiche comuni e oggettive, mi avrebberoi propinato un'infinità di ipotesi e considerazioni soggettive. Ebbene, attraverso Internet me ne sono andato direttamente nella sezione libri rari e manoscritti dell'università di Yale e mi sono potuto godere la visione diretta di tutte le pagine del libro. E' solo un esempio ma ne avrei molti altri. In Internet trovi trattati, ebook, documenti anche precisi, tesi e altro magari difficilmente reperibile in libreria. Insomma, è sempre una questione di integrazione e metodo ed è sbagliato dire trovo tutto in Internet o trovo tutto in libreria.

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  4. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  5. Mi sfugge il nesso di questo passaggio:

    "come strumenti tipo eBook e Wiki siano molto adatti per la consultazione ma poco efficaci nell'apprendimento progressivo"

    Un eBook e un Wiki possono avere contenuti identici a quelli di un libro. Se un libro è idoneo all'apprendimento, perché eBook e Wiki non dovrebbero esserlo?
    Non confondiamo lo strumento con il contenuto. ;)

    Lo stesso vale per internet in generale. :)

    Per quanto, quindi, trovi deprecabile lo studente da te citato, è un problema di mentalità, non di strumento a mio avviso. :)

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  6. mi ricordi quelli che:

    non passerò mai ai CD... vuoi mettere i dischi con la bella copertina grande...

    non confondiamo il supporto con il contenuto :)

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  7. vi farei preparare una tesi leggendo siti e pdf su un monitor, poi la differenza che fa lo strumento la capite! ;)

    ale

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  8. Ale, come credi che abbia preparato le mie due tesi? ;)

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